Viareggio Cup, la 73esima edizione sarà nel segno del calcio africano

Il presidente Palagi: "Il nostro obiettivo è quello di inserire almeno una squadra africana per girone"

La 73esima edizione della Viareggio Cup si disputerà dal 20 marzo al 3 aprile e farà i conti con la passione del calcio africano, esplosa dopo la grande prestazione dei ragazzi nigeriani dell’Alex Transfiguration del 2022 (finalisti con il Sassuolo ma sconfitti ai calci di rigore).

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente Alessandro Palagi – è quello di inserire almeno una squadra africana per girone: siccome, il nostro obiettivo è quello di ritornare a un torneo a 32 squadre, con otto gironi da quattro, dovremmo avere almeno otto compagini africane. E al momento siamo a buon punto”.

Ma le novità non si fermano qui perché il campo principale tornerà ad essere sul territorio del comune di Viareggio.

La partita di apertura verrà disputata al Ferracci di Torre del Lago – ha aggiunto Palagi, mentre l’assessore allo sport Rodolfo Salemi annuiva soddisfatto – che viene rimesso a nuovo in questo periodo. È nostra intenzione utilizzare anche il campo Martini al quartiere dell’ex Campo d’Aviazione e il sintetico del Marco Polo Sports Center. Non solo: vogliamo disputare partite anche in altro campi dei Comuni versiliesi”.

Accanto al torneo maschile (che torna ad essere riservato alle squadre Primavera, quindi ragazzi nati dopo il 1 gennaio 2004, con tre
fuoriquota del 2003 e possibilità di cinque prestiti), ci sarà spazio anche per la quarta edizione della Viareggio Women’s Cup dal 21 al 27 marzo, anche questo riservato a formazioni Primavera, ma con solo otto formazioni presenti. Sicura la partecipazione di almeno due squadre
straniere.

Il programma della manifestazione è stato presentato alla Fonderia d’arte Massimo Del Chiaro di Pietrasanta, da molto tempo vicina al Cgc Viareggio dato che i trofei simbolo del torneo sono opere artistiche che sbocciano nei capannoni di via delle Iare.

“Siamo orgogliosi di poter condividere con il Cgc Viareggio – ha detto Franco Del Chiaro, che con la sorella Barbara e il fratello Roberto, ha
raccolto il testimone dal padre Massimo – questa manifestazione conosciuta in tutto il mondo: noi rappresentiamo la tradizione che intendiamo portare avanti nel tempo con il massimo impegno, convinti che il legame con il torneo di Viareggio sia fonte congiunta di
soddisfazioni”.

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