Giro Next Gen, il giorno della fuga: Lukas Nerurkar a braccia alzate

15 giugno 2023 | 23:32
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Giro Next Gen, il giorno della fuga: Lukas Nerurkar a braccia alzate

Johannes Staune-Mittet rimane in maglia rosa e guadagna due secondo di abbuono

La quinta tappa del Giro Next Gen premia il coraggio dei fuggitivi e più in particolare di Lukas Nerurkar che regala il secondo successo in questa edizione alla sua Trinity Racing. Il corridore britannico ha avuto la meglio nel finale del compagno d’avventura Trym Brennsæter, assieme al quale era evaso lungo l’ascesa del Passo Sant’Eusebio. I due hanno ripreso e staccato Lars Craps, che in quel momento si trovava in testa alla corsa, presentandosi all’ultimo km con un vantaggio sufficiente per tenere alle spalle gli inseguitori, regolati da Francesco Busatto. In classifica generale Johannes Staune-Mittet, secondo al traguardo volante di Lumezzane, guadagna 1″ su Darren Rafferty e 2″ su Alexy Faure Prost.

Il vincitore di tappa Lukas Nerurkar ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono felicissimo. È stata una tappa dura, la prima parte di corsa era molto veloce e non è andata via una fuga fino alla salita di Lumezzane. Io e Brennsæter ci siamo mossi lungo l’ascesa successiva e in discesa siamo riusciti a fare la differenza rispetto a Craps. Mi sono accorto che avevamo abbastanza margine sul gruppo per gestire bene il finale di gara, sapevo che dovevo essere paziente e aspettare il momento giusto”.

La maglia rosa Johannes Staune-Mittet ha detto: “È stata una giornata bellissima in maglia rosa. La prima parte della tappa è stata intensa e veloce, mentre la seconda era un po’ rischiosa a causa della pioggia. La squadra ha lavorato alla perfezione per tenermi lontano dei guai anche perchè quella di oggi era una tappa in cui si poteva perdere il Giro piuttosto che vincerlo. Ho anche guadagnato due secondi allo sprint intermedio, un’iniezione di fiducia in ottica classifica generale. Guardo ai prossimi giorni con ottimismo.”

La tappa di domani (Pergine Valsugana – Povegliano)

Tappa con una dura ascesa iniziale (Valico della Fricca), con successivi 150 chilometri in discesa o pianeggianti. Si attraversano molti centri abitati con le consuete difficoltà fino ad arrivare a Povegliano dove, dopo il passaggio sulla linea di arrivo, si percorreranno due giri di un velocissimo circuito di 16 chilometri. Ultimi 3 chilometri costituiti da rettilinei ampi e pianeggianti intervallati da semicurve. Ultima curva a 350 metri dall’arrivo.