La Nottolini Capannori riparte da Firenze dopo la sosta

Con la Liberi e Forti la trasferta per la nona di campionato. Nell'ultima sfida il successo con Ancona

Dopo il turno di sosta, tornano sul parquet le pallavoliste dell’Img Nottolini, sabato (2 dicembre) alle 18, per la trasferta con Liberi e Forti 1914 di Firenze nel programma della nona giornata del campionato femminile di serie B1/D.

A un esame superficiale, tale derby regionale, arbitrato da Mario Scarpitta assistito da Giacomo Vannuzzi, pare una sfida diretta per restare in categoria. La definizione non è, però, veritiera in questo frangente della stagione regolare. Nonostante l’ultima caduta esterna a Santa Lucia di Roma per 3-1, col quinto set accarezzato dalle ospiti, la compagine del capoluogo toscano detiene 4 lunghezze di vantaggio sul sestetto di Capannori.

Le padrone di casa hanno intascato 10 punti rispetto ai 6 delle lucchesi. Tuttavia le locali non hanno ancora osservato il riposo durante la fase ascendente di un raggruppamento nato ‘dispari’ e, quindi, simile margine è virtuale. A ogni modo, in qualunque disciplina sportiva, si parla di confrontro tra squadre gravitanti nella stessa area della graduatoria, quando una vittoria consente l’aggancio, il sorpasso o un abbozzo di fuga per il team che era davanti all’altro prima dell’inizio. Quanto all’inevitabilità di una formula che include tredici partecipanti alla medesima corsa, la dirigenza federale fornirebbe, a richiesta, le motivazioni. Poi ai tifosi capannoresi interessa che la loro formazione riprenda come aveva lasciato.

Il successo vitale ai danni di Clementina 2000 Ancona, in una gara dove non erano mancati i match-point falliti su entrambi i fronti, racchiude le prerogative per segnare un momento chiave nel cammino intrapreso dalle atlete guidate da coach Meri Malucchi. L’aspetto incoraggiante per il club del presidente Enrico Bertini è relativo alla crescita delle numerose giovanissime bianconere. Nell’esame con le marchigiane, candidate a posizioni prestigiose tanto da credere ai play-off, le ragazze hanno dimostrato l’amalgama necessario per trovare il passo giusto. Le difficoltà di adattamento a un torneo in cui sono assenti le avversarie scarse, hanno costituito una tassa che non si poteva evadere.

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