Impianto di cremazione, è subito bufera a Viareggio

6 gennaio 2016 | 13:46
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Impianto di cremazione, è subito bufera a Viareggio

“Un impianto di cremazione a pochi metri da numerose abitazioni, vicino al Belvedere Puccini, al Gran Teatro all’Aperto e al parco naturale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli: è il ‘regalo’ che il sindaco pro tempore di Viareggio ha portato ai torrelaghesi nella sua prima visita ‘ufficiale’, a sei mesi dall’insediamento. Sei mesi in cui, però, Del Ghingaro si è ricordato di Torre del Lago per sistemare 17 profughi del Pakistan e decidere che i cittadini tornino a pagare le utenze del campo Rom di via Cimarosa, quelle staccate dal commissario Romeo”. L’attacco all’amministrazione di Viareggio è firmato dal consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro Santini.

“A fronte di questo nuovo, grande progetto – prosegue -, spero che il presidente del Parco Fabrizio Manfredi voglia schierarsi a tutela dell’ambiente con la stessa fermezza con la quale ha imposto divieti e limitazioni agli esercenti sulla Marina di Torre del Lago. Spero che tutti (inclusi i consiglieri comunali di maggioranza) si ricordino che questa grande opera è la stessa che, a meno di 15 chilometri di distanza, i cittadini di Massarosa hanno respinto con 1200 firme raccolte in poche ore. Spero che sia chiaro che questo progetto non è solo inopportuno per questioni logistiche e ambientali, ma anche inutile: gli impianti di Pisa e Livorno lavorano molto, ma non mi risultano oberati al punto da rendere necessaria l’apertura di un nuovo forno, per assolvere a tutte le richieste. Perché, invece, l’amministrazione non programma interventi per risolvere i problemi veri e quotidiani di Torre del Lago Puccini? Perché non parla di sicurezza, di contrasto alla piccola criminalità e di sostegno al lavoro di chi investe soldi ed energia nella frazione? Perché, finora, non si è mai fatta sostenitrice davanti al Parco della richiesta di aprire la Marina anche ad attività diverse dalla ristorazione, come da tempo chiedono gli esercenti locali (e il sottoscritto con loro)?
Di questioni da affrontare, concrete e urgenti, ce ne sarebbero tantissime; ma se pensare a un impianto crematorio è la massima attenzione che l’amministrazione Del Ghingaro è capace di dare a Torre del Lago, allora capisco l’entusiasmo per la riaccensione di tre fontane”.