
Approvata all’unanimità del consiglio comunale di Massarosa la mozione di Alberto Coluccini dell’Associazione civica Massarosa presentata assieme al gruppo consiliare di Forza Italia sulla sanità.
La mozione punta al mantenimento della zona distretto sanitario della Versilia dopo la soppressione da parte della Regione della Asl 12 Versilia avvenuta a dicembre e che ora dipende da Pisa.
“Una riforma parziale sul sistema organizzativo sanitario toscano – spiega Coluccini -approvata in fretta e furia solo dal Pd anche per evitare il referendum per cui erano state raccolte oltre 55mila firme di cittadini e fortemente contrastata da tutte le altre forze politiche. Al momento dell’approvazione della prima parte della riforma in Regione i vertici del Pd promisero alle amministrazioni locali una valorizzazione e maggior peso del livello organizzativo inferiore alle Asl rappresentato dalle Zone Distretto, mentre oggi la giunta regionale del Pd prospetta l’annessione della zona della Versilia sotto Massa. La Versilia è una zona territoriale omogenea ed ha tutti i requisiti necessari per dover essere zona distretto sanitario autonoma, pertanto come previsto nei meandri della legge regionale il Consiglio comunale di Massarosa con la mozione accolta con favore dai gruppi consiliari di maggioranza che hanno dato il proprio contributo integrandola e dal sindaco che si è dichiarato anche pubblicamente ben lieto di approvarla ha formulato alla Regione Toscana la ferma proposta per il mantenimento della zona distretto dei 7 Comuni della Versilia essendo ogni altra soluzione di fatto un ulteriore indebolimento della qualità e efficienza del servizio sanitario, socio-sanitario e assistenziale locale con conseguenze pesanti per i cittadini versiliesi. Una riorganizzazione – aggiunge Coluccini – fin qui imposta dall’alto che come previsto fin dall’inizio dagli oppositori non si dimostra in grado e neanche si cura di porre rimedio alle carenze e deficit del sistema in Versilia con un pronto soccorso sempre al collasso, liste d’attesa alle calende greche per visite ed esami e personale messo costantemente sotto stress per fronteggiare le carenze d’organico e organizzative”.