Polo Nautico, Fiom invita i consiglieri all’assemblea

4 maggio 2016 | 11:52
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Polo Nautico, Fiom invita i consiglieri all’assemblea

Il futuro del Polo Nautico di Viareggio sarà al centro di una riunione convocata dalla Fiom per il prossimo 7 maggio alle 10 alla sede della Cgil di Viareggio. Alla discussione il sindacato ha invitato tutti i membri dei consigli comunale, regione e provinciale per parlare di aree demaniali e occupazione. 

“La sua disponibilità – si legge nelle lettere di invito – si rende necessaria alla luce della crisi che investe i lavoratori operanti nella cantieristica locale e quelli impiegati presso le aree demaniali di Polo Nautico. Una crisi che potrebbe portare, visto le inadempienze dimostrate dalle imprese occupanti l’area da oltre dieci anni, ad ulteriori perdite del potenziale produttivo dell’area oltre a seri rischi di tipo occupazionale ed industriale, situazione ulteriormente aggravata dall’annuncio di altri 15 licenziamenti avvenuto lo scorso 29 aprile da parte dell’ad di Polo Nautico. La domanda di frazionamento, approvata con dispositivo del Comitato portuale in data 21 aprile, ci ha spinto a chiedere un incontro alla Regione Toscana (che governa l’Autorità portuale) rispetto all’opportunità di una preventiva valutazione congiunta sul futuro della cantieristica viareggina ed il rispetto degli interessi della collettività, che a nostro avviso sono pesantemente in discussione. Finora però dalla Regione non ci è giunta nessuna risposta. Nei fatti con le prossime settimane 100 lavoratori si troveranno, con il termine degli ammortizzatori sociali (20 quelli della Polo Nautico e altri 80 del Gruppo Fipa) a rischiare la perdita del posto di lavoro. Inutile rappresentarle che la loro occupazione sarebbe legata all’utilizzo delle aree demaniali del porto di Viareggio da parte di Polo Nautico e che ci troviamo in presenza di una indisponibilità ancor più marcata da parte degli occupanti le aree, essendo di fatto venuti meno con il precedente del frazionamento della concessione sopra descritto, gli accordi sull’occupazione dei lavoratori legati alle aree in oggetto!.
“Si rischia quindi – si legge ancora nella lettera – di qui a breve, nel silenzio delle parti componenti il comitato portuale di Viareggio (Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio) di dare il via libera ad una pesante speculazione di tipo immobiliaristico che rischia di far venire meno opportunità industriali e occupazionali; vincolando nei suoi effetti l’area del Polo in porzioni non utili alla costruzione di imbarcazioni importanti per dimensione e volumi economici come quelle che il mercato mondiale sta ancora richiedendo. Il nostro timore è quindi quello di una deriva in favore di interessi di scarso profilo industriale con ricadute negative per la qualità, la quantità e la qualificazione del lavoro, valore aggiunto dei prodotti Made in Viareggio. Insomma, a nostro avviso si sta rischiando di produrre un danno alla collettività, decidendo senza alcun confronto di merito, per le attenzioni di un imprenditore, di cedere un’area demaniale (pubblica) che diversamente sarebbe potuta andare a gara qualora fosse stata ritenuta per quello che è: importante, appetibile, attrezzata, con servizi di eccellenza e personale qualificato in grado di gestire e organizzare molteplici attività. Registriamo invece che la scelta politica è stata quella miope di voler vedere ciò che non c’è e che non ci sarà più per tutta Viareggio. É nostra convizione che tutto ciò possa essere avvenuto senza le dovute verifiche ed i necessari passaggi a livello politico, per questo siamo a richiederLe un incontro, convinti che si possa ancora trovare il modo per garantire un bene pubblico come lo è il demanio marittimo e l’occupazione di coloro che ci lavorano. Restiamo quindi fiduciosi in attesa di un riscontro pronti a cogliere opportunità del confronto”.