Menesini: rifiutiamo indennizzi, sulla strage vogliamo verità

28 giugno 2016 | 13:22
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Menesini: rifiutiamo indennizzi, sulla strage vogliamo verità

“Viareggio non dimentica, Viareggio ha bisogno di giustizia. Queste le parole che guidano la nostra azione e che, ancora una volta, confermiamo con atti concreti”. Il numero uno di Palazzo Ducale, Luca Menesini, manifesta vicinanza alle famiglie delle vittime alla vigilia del settimo anniversario della strage del treno.

“Come presidente della Provincia, infatti – aggiunge Menesini -, ho rifiutato la cifra di circa 250.000 euro offerta come rimborso dalle assicurazioni perché ci dichiarassimo soddisfatti e quindi pronti a uscire dal processo. Ho detto ‘no’ convintamente, sapendo di esprimere con quella semplice parola la volontà dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’, dell’intera comunità di Viareggio, dell’intera comunità della provincia di Lucca. Ho detto ‘no’ convintamente perché è la cosa giusta da fare, di fronte a una tragedia come questa Non esiste – osserva Menesini – una cifra che possa farci arretrare da una posizione chiara, netta e che sta dalla parte dei nostri cittadini. La Provincia resta costituita come parte civile e vuole che il processo faccia chiarezza e faccia giustizia, che è da quel 29 giugno del 2009, ore 23.48, che Viareggio la chiede. E noi stiamo con Viareggio. Abbiamo lavorato con la Regione Toscana per la ricostruzione di via Ponchielli, abbiamo sostenuto con fondi nostri e della fondazioni bancarie progetti per il sociale e per le imprese perché Viareggio potesse superare quel periodo drammatico.
Abbiamo anche dato il via, insieme alle associazioni, a una cultura della prevenzione, anche in ambito ferroviario, che ha contaminato le progettualità dell’Ente e su questo terreno stiamo realizzando progetti comunitari ad hoc. Di tutto quello che abbiamo fatto e di tutto quello che faremo siamo fortemente orgogliosi, perché se abbiamo il coraggio di dirci ancora paese civile, dobbiamo stare dalla parte della giustizia. Dobbiamo stare dalla parte di chi nulla ha potuto contro un disastro che si sarebbe potuto evitare, che si sarebbe dovuto evitare. Noi saremo sempre in prima fila a rivendicare il diritto alla giustizia di una città che ci ha dimostrato quello che può fare una straordinaria comunità, trasformando il dolore in forza, identità, capacità di reagire”.