Ricorso elezioni al Tar, Baldini: “Attendo la sentenza sereno”

“Con ragionevole probabilità, domani il Tar Toscana pronuncerà la sentenza definitiva di primo grado in merito al ricorso presentato dal sottoscritto per l’annullamento delle elezioni amministrative del 31 maggio-14 giugno 2015. Voglio dire ai viareggini ed ai torrelaghesi che, essendo giunto a soli 27 voti dal ballottaggio ed in presenza di elementi che possono dar luogo a vizi ed irregolarità del procedimento, sento di aver fatto il mio dovere nel chiedere l’accertamento giudiziale della regolarità delle elezioni”. A sottolinearlo è il consigliere comunale ed ex candidato sindaco Massimiliano Baldini.

“Un dovere – aggiunge – che, a mio avviso, avevo sia come candidato nei confronti di chi mi ha sostenuto e votato che come cittadino nei confronti di tutti gli aventi diritto al voto perchè dalla corretta applicazione delle norme che regolano il processo elettorale passa non solo il rispetto del diritto costituzionale al voto di ognuno di noi ma anche, ed ancor prima, la certezza della democrazia. Un dovere di principio che era supportato (e continua ad esserlo) anche da ben concreti risvolti pratici visto che, in ipotesi di ballottaggio, avrei potuto contare almeno sul sostegno di Forza Italia il cui eccellente risultato in termini di consenso mi avrebbe certamente permesso – non lo dico io ma lo dicono i numeri – di avere opportunità reali di successo. Voglio che i cittadini sappiano pure che, consapevole della necessità di un pronunciamento rapido, anche nell’interesse della città, l’anno scorso provammo a chiedere l’accertamento delle votazioni del primo turno ancor prima del ballottaggio ma la legge del 1960, non permettendo aperture prima dell’avvenuta proclamazione degli eletti come recentemente confermato al Tar Piemonte proprio sulla scorta del precedente di Viareggio, ci ha costretti a rifarci per forza alla via ordinaria. Per tutti questi motivi, in ogni modo, attendo ed attendiamo la sentenza del Tar Toscana con grande serenità, consapevoli di aver fatto quanto era doveroso ed inevitabile fare, a prescindere da quello che sarà il contenuto della sentenza di primo grado che rispetteremo qualsiasi sia l’esito e verso la quale ci atteggeremo secondo le regole del diritto processuale”.

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