Navette della Desiata: conclusa la fase di sperimentazione

3 settembre 2016 | 14:51
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Navette della Desiata: conclusa la fase di sperimentazione

Si è conclusa la sperimentazione del servizio navetta nella Ztl della Desiata e della Valle del Serra. Tra il 31 luglio e il 28 agosto, in nove giorni complessivi di attività, i minibus hanno trasportato 1810 persone assicurando il loro servizio nella fascia oraria 9-18 in tutti i fine settimana e nei quattro giorni di Ferragosto, coprendo le tratte in andata e ritorno fra il piazzale della Desiata e il Pozzo della Madonna. Nei giorni di maggiore afflusso le navette hanno ampliato il raggio d’azione partendo, a valle, dal parcheggio della Imp oppure direttamente da piazza Carducci nel centro cittadino. Ferragosto è stata la giornata più intensa, con due navette attive e ben 336 persone trasportate. Nei soli quattro giorni di Ferragosto gli utenti del servizio sono stati 935. Il servizio è stato gestito in via sperimentale dalla fondazione Terre Medicee nell’ambito di una convenzione già in essere con un locale operatore qualificato relativa proprio alla fornitura di servizi navetta nei diversi periodi dell’anno. La sperimentazione non ha prodotto costi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti a carico della fondazione.

I dati numerici sono solo un aspetto del bilancio di questa sperimentazione. Non meno importanti sono infatti le informazioni raccolte sulle modalità di svolgimento del servizio, sui flussi dei visitatori, sulle tipologie di mezzi più adatti da utilizzare, sull’impegno di personale necessario per la gestione del servizio, sui riscontri e sui suggerimenti da parte dell’utenza. Dati preziosi per impostare ogni futura azione per lo sviluppo turistico-naturalistico della Valle del Serra.

L’assessore Dino Vené commenta così i risultati della sperimentazione. “La nuova amministrazione Comunale si è insediata ai primi di giugno, a stagione pressoché iniziata. Nell’immediato abbiamo ritenuto quindi di confermare la Ztl che già lo scorso anno aveva efficacemente regolato il flusso dei veicoli dei residenti e dei visitatori autorizzati lungo la strada che collega Malbacco ad Azzano, che tutti sappiamo essere piuttosto stretta, tortuosa e con limitati spazi di manovra. Con l’intento di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza sulla strada, percorsa giornalmente da centinaia di pedoni in presenza comunque di un certo flusso automobilistico, si è pensato anche di attivare in via sperimentale le navette. Possiamo dire di aver centrato anche questo secondo obiettivo, togliendo 1810 persone dalla strada, il doppio se consideriamo la loro possibile presenza sia in andata che in ritorno, e non registrando ad oggi incidenti automobilistici di particolare rilievo all’interno della Ztl. Stimiamo che circa la metà dei frequentatori della Valle del Serra nei nove giorni di funzionamento delle navette abbia usufruito del servizio. Non abbiamo registrato particolari lagnanze, anzi, al contrario, constatiamo un generalizzato apprezzamento. Da sottolineare come non sia stato trascurato l’aspetto igienico e della pulizia dei luoghi dotando il piazzale della Desiata di bagni chimici e di appositi raccoglitori per i rifiuti vuotati con regolarità da Ersi”.

La vicesindaco Valentina Salvatori guarda ai possibili scenari futuri: “Partiamo dal riconoscere alla Valle del Serra un importante valore storico e naturalistico, prioritariamente da salvaguardare – dice – e su questa consapevolezza e precisa volontà si innesta però anche la voglia di cogliere i più recenti trend di scoperta e riscoperta dell’area. Cresce in maniera esponenziale il numero dei visitatori e si delinea una tipologia di utenza molto specifica, di persone che amano la natura, lo sport e la vita all’aria aperta, a contatto con un ambiente non troppo “addomesticato”. Credo che dovremo impegnarci su questa strada, mettendo a punto un progetto che coinvolga le associazioni turistiche, le organizzazioni sportive e del tempo libero, ma anche il Parco delle Apuane e gli altri enti che hanno competenza sul territorio. Occorrerà pensare a come favorire un turismo responsabile e rispettoso, giovane, dinamico, fornendo servizi utili – come lo sono appunto le navette – e ampliando le attrattive della destinazione, mettendo ad esempio in relazione il fiume con i borghi della montagna attraverso la rete esistente di sentieri e collegamenti pedonali. Grazie ai dati acquisiti abbiamo adesso una fotografia aggiornata della situazione. Ci metteremo fin da domani al lavoro per elaborare un progetto ragionato da attuare nell’estate 2017”.