Marcucci e Crivelli (Pietrasanta prima di tutto): “Su tassa di soggiorno Pd ha memoria corta”

“Per incassare la tassa di soggiorno l’allora amministrazione Lombardi aveva perso per strada 4,5 milioni di trasferimenti dallo Stato. Quello si che è stato un autogoal. Lo status di città turistica è costato caro ai pietrasantini che si sono visti aumentare le tasse di 14 milioni di euro in cinque anni per compensare scelte come queste dell’amministrazione dell’ex “infallibile” assessore al bilancio. Il Partito Democratico ha la memoria molto corta”. A sferrare l’attacco è Matteo Marcucci, consigliere comunale di Pietrasanta prima di tutto e presidente della commissione bilancio dopo che il Partito Democratico cittadino ha difeso il taglio di quasi 2 milioni di euro del fondo Tasi di trasferimenti al Comune di Pietrasanta.
“Per incassare 500 mila euro di tassa di soggiorno la precedente amministrazione di cui la Ferrieri era una colonna, scelse di rinunciare a 4,5 milioni di trasferimenti. Con Ferrieri e Co. i cittadini di Pietrasanta hanno pagato tasse record. Questa è la verità. L’amministrazione Mallegni, nonostante i tagli statali, troverà il modo per non aumentare le tasse e mantenere i servizi ed il livello di efficienza degli interventi. Credo che sia questo quello che conta: il resto sono le solite chiacchere a vanvera degli ex amministratori che una sola cosa l’hanno saputa fare: far pagare l’incapacità ai cittadini”. Marcucci parla anche dell’Imu: “I pietrasantini hanno versato allo Stato, per l’Imu dal 2013 al 2016, 21 milioni di euro: 6 milioni solo nell’ultimo anno con il governo Renzi. La Ferrieri dovrebbe conoscerli bene”.
Sul tema anche l’assessore al bilancio Crivelli: “Provo a rispiegare e a chiarire .- dice – chi paga che cosa o meglio chi ha pagato cosa. Oggi, chi avrebbe dovuto sapere e quindi evitare il disastro in cui siamo incorsi da 2010 al 2015, prende la parola e come al solito straparla. Allora: nel 2011, quindi dopo un anno dal loro insediamento, questi scienziati del bilancio, verificano che esistono dei residui attivi, non un debito, solo residui attivi cioè somme che si pensava di incassare ed invece non si sono incassate. Che fanno questi signori, presi dal panico, causa non essersi mai dovuti prendere responsabilità nella vita, portano questi residui a perdita o come si dice in termini tecnici “a disavanzo”, creando un vero debito e aumentano le tasse ai pietrasantini per quasi 14 milioni di euro all’anno: le tasse nel 2010 erano 13,4milioni, nel 2014 sono schizzate a 29milioni. Paralizzando così l’economia e creando un danno a imprese e famiglie”. La Crivelli prosegue: “In merito alla questione del Fondo Tasi e della stessa Tasi per lo 0,8%, speravo che, bastando leggere e comunque avendo fatto 5 anni l’assessore al Bilancio la consigliera Ferrieri, avesse le idee più chiare. Se Renzi ha abolito con la legge di Stabilità 2016 l’Imu e Tasi su prime case di fatto si è concretizzato in un minore introito per tutti i comuni. Inoltre lo 0,8 di cui come in un disco rotto sembra che non sappia parlare grava su “immobili a disposizione” cioè su case che non sono l’abitazione principale sia per i residenti di Pietrasanta che per non residenti. E i residenti nel nostro comune in possesso di seconde case sono meno del 30 per cento (5mila su 18mila). Comprendo il perché del vostro disastro finanziario, non leggevate ciò che approvavate. In ogni caso, nel suo “sconclusionato” articolo, auspica che Mallegni faccia come Lombardi, riporto testualmente: “L’amministrazione Lombardi ha fatto fronte a questa situazione con serietà, rimboccandosi le maniche, mentre Mallegni & Co facevano facile demagogia.” Credo che, visti i risultati, più che, su le proprie maniche ha calato giù i pantaloni ai cittadini e imprese di Pietrasanta. Togliere le tasse ai cittadini è sacro santo ma lo Stato deve garantire i trasferimenti ai comuni. Lo stato, con i suoi ministeri e milioni di dipendenti, fa presto a ridurre i costi: taglia ai comuni i trasferimenti ed impone ai comuni di riorganizzare i servizi o aumentare le tasse come è successo a Pietrasanta. Lo stato ottiene un impoverimento tessuto sociale e dando la colpa ai comuni risparmia risorse. A fare le figuracce sono sempre i comuni. In questo modo le pagano doppie. Vede, Massimo Mallegni, non si lagna, non lo ha mai fatto e penso che non lo sappia neppure fare, infatti ha già chiarito che non aumenterà le tasse come faceste voi e non ridurrà i servizi come faceste voi, ha soltanto voluto spiegare che governare l’Italia sulle spalle dei Comuni e quindi dei cittadini è troppo facile e prima o poi qualcuno ne pagherà il conto”.