Bertola: “Lastre di eternit nel parcheggio di via del Paduletto a Capezzano”

Lastre di eternit all’interno del parcheggio in via del Paduletto a Capezzano. Lo segnala il candidato sindaco Giampaolo Bertola: “Stiamo parlando – dice – del parcheggio bianco recentemente ultimato all’angolo con via Cafaggiolo; si tratta di un’opera realizzata in fretta e furia dall’amministrazione Del Dotto, per colmare la mancanza di posti auto a Capezzano (carenza resa ancora più problematica dalla ristrutturazione di piazza degli Alpini, che ha sacrificato diversi parcheggi), problema ignorato in questi anni. L’opera in questione aveva subito uno stop all’inizio dei lavori per diversi problemi dovuti alla mancanza di programmazione e al pressappochismo dell’attuale giunta. E la fretta ha evidentemente causato altri errori: all’interno del parcheggio, infatti, coperte da una rete con un telo bianco, sono presenti lastre di eternit, altamente nocive per la salute”.

“La rimozione e lo smaltimento delle fibre di amianto contenute in questo tipo di materiale – spiega il candidato – deve seguire dei protocolli ben precisi ed essere affidato ad aziende specializzate; com’è possibile che proprio l’amministrazione comunale non rispetti le regole più basilari, permettendo che si accumuli eternit nel mezzo di un parcheggio pubblico? Prima doveva essere smaltito l’eternit e poi aperto il parcheggio: perché tutta questa fretta, se non per accaparrarsi qualche voto? La difesa d’ufficio dell’Assessore Pierucci su questo argomento non fa altro che dimostrare il pressappochismo con cui opera questa amministrazione: è stato necessario il video di un privato cittadino, perché venisse alla luce la presenza di questo materiale pericoloso. Perché non sono stati messi cartelli con le opportune indicazioni? Un episodio veramente grave, che denota irresponsabilità, superficialità e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini da parte dell’amministrazione Del Dotto. A questo punto chiedo che le lastre vengano immediatamente rimosse secondo le procedure previste dalla legge e che l’area venga bonificata”.