Riapertura nido Madre Maria, Murzi: “Iniziamo a riappropriarci della nostra identità”

8 settembre 2017 | 12:40
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Riapertura nido Madre Maria, Murzi: “Iniziamo a riappropriarci della nostra identità”

“La decisione di riaprire l’asilo nido Madre Maria è certamente un scelta politica della quale ci assumiamo la responsabilità e, ne siamo sicuri, il merito. Il cammino verso la riappropriazione della nostra identità parte proprio da qui”. Così spiega il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, che prosegue: “Non è un caso che l’incipit sia la riapertura dell’asilo nido Madre Maria. Lo avevo detto e sostenuto in campagna elettorale, un’amministrazione che chiude, durante il suo mandato un asilo nido su due, ha già perso. Madre Maria non rappresenta solo uno spazio d’accoglienza educativo, è il luogo di tutti i fortemarmini, il volto autentico del Paese. La cancellazione del nome dalla sede è stato un atto incomprensibile, oltreché irrispettoso nei confronti non solo della stessa amatissima Suora Canossiana, ma anche verso tutti quei fortemarmini che da questa hanno ricevuto la loro prima impronta educativa”.

Il sindaco Murzi, dopo aver analizzato gli aspetti non solo morali ma di forte ricaduta sull’organizzazione delle famiglie, soprattutto quelle costrette a migrare nei comuni limitrofi, che sono state maggiormente svantaggiate dalla chiusura del nido Madre Maria, entra nel dettaglio della scelta: “La decisione di chiudere il nido, motivata dall’amministrazione Buratti come obbligata per necessità di bilancio, ha ignorato i conseguenti forti disagi provocati ad una molteplicità di soggetti. Tutto il personale ha, infatti, subito un ridimensionamento, sia dell’attività che dei compensi e le educatrici, in particolare, hanno anche visto sminuita la loro professionalità. Alle stesse famiglie dei bambini iscritti al nido Madre Maria è stata imposta, in modo arbitrario, una decisione che ha comportato per i piccoli frequentanti notevoli disagi, relativamente ad un repentino cambiamento di riferimenti ambientali e relazionali, fondamentali per lo sviluppo armonico della loro personalità. Alla luce dei fatti quello che è stato sbandierato come un risparmio di 150mila euro, non solo non ha tenuto conto di quanto sopra ho spiegato, ma le due attività sostitutive al servizio nido, lo spazio gioco L’Arsellina e Castelli di Sabbia, servizi oggettivamente meno completi, non hanno neanche prodotto risultati all’altezza delle aspettative; in particolare le esigue presenze al servizio Castelli di Sabbia non sono riuscite nemmeno lontanamente a bilanciare i costi fissi per mantenere aperta l’attività, tanto che appena resocene conto, abbiamo provveduto a sospendere il servizio, per poi, oggi, cancellarlo definitivamente”.
“Anche la riduzione progressiva di iscrizioni a L’Arsellina – prosegue Murzi – dall’avvio del progetto ad oggi, è sintomatica di una scelta e valutazione politica errata. In conclusione, anche se sono sempre stato convinto di riaprire il nido Madre Maria, la mia decisione non ha seguito solo logiche sentimentali, di cui peraltro sono fermamente convinto, dovendo ripartire dalla scuola per provare a ripopolare di fortemarmini il paese. Questa sezione sperimentale servirà a valutare, senza incidere economicamente sui cittadini o apportare disagi alle famiglie e operatori coinvolti, come avvenuto in passato, i servizi maggiormente corrispondenti alle necessità delle famiglie di riferimento, anzi, seguendo un attento e continuo monitoraggio, verificheremo la possibilità di introdurre in futuro altre sezioni, allineandoci alle offerte educative già presenti in molti comuni anche limitrofi”.