In Sala Acrel una mostra sui valori del Risorgimento

10 novembre 2017 | 07:57
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In Sala Acrel una mostra sui valori del Risorgimento

Inaugura il 18 novembre e resterà aperta per una settimana alla sala Acrel di via Verdi a Viareggio. la mostra L’Altro Risorgimento – Le pioniere dell’emancipazione femminile organizzata dall’associazione culturale Medusa e dal comitato valdarnese per la promozione dei valori risorgimentali.

Come si legge in una delle introduzioni al catalogo illustrativo, “l’itinerario di questa mostra propone alcuni flash di un periodo storico che elaborò in senso moderno le migliori aspirazioni umane espresse fin dagli albori della storia. Vuole mettere in evidenza l’Altro Risorgimento, quello ignorato o censurato dalla storia omologata, vissuto dalle donne, in alcuni casi, anche in maniera più drammatica rispetto ai celebri Padri della Patria. Donne istruite che non accettarono matrimoni imposti o infelici, che sacrificarono ricchezze e vite agiate. Alcune furono mogli e madri esemplari, donne intellettuali, nobili, borghesi ma anche donne del popolo: tutte accomunate dal desiderio di riscatto per conquistare il diritto alla cittadinanza. Non lottarono per una Patria qualsiasi, come fecero molti uomini. Lottarono per la democrazia contro tutti i poteri assoluti, quindi per i loro figli”.
L’esposizione, di notevole interesse, ha riscosso un grosso successo nelle molte regioni italiane che l’hanno ospitata a partire dal 2008. A cura di Corinna Pieri, è stata realizzata per ricordare il bicentenario della nascita di Cristina Trivulzio di Belgioioso (protagonista delle battaglie risorgimentali, eroina delle rivolte milanesi e romane del 1848 e 1849). È costituita da 25 pannelli sulle donne pioniere dell’emancipazione femminile, da Eleonora Pimentel Fonseca a Giuditta Sidoli, dalla Belgioioso a Margaret Fuller, da Anna Maria Mozzoni a Gualberta Alaide Beccari.
La mostra ha lo scopo di evidenziare la storia, dimenticata o censurata delle donne, nobili e popolane, che durante il Risorgimento dettero inizio al processo di emancipazione femminile e videro nella democrazia una reale possibilità di riscatto: combattenti, pubbliciste, organizzatrici di attività assistenziali ed infermieristiche furono protagoniste attive del Risorgimento.