
La giuria del premio letterario Viareggio Rèpaci, presieduta da Simona Costa, ha scelto la rosa dei titoli per le tre sezioni di narrativa, poesia e saggistica dell’89esima edizione del premio.
Per la sezione di narrativa: Eraldo Affinati, Tutti i nomi del mondo, Mondadori; Niccolò Attadio, Dove nasce il vento. Vita di Nellie Bly, Bompiani; Pupi Avati, Il signor diavolo, Guanda; Marco Balzano, Resto qui, Einaudi; Ermanno Cavazzoni, La galassia dei dementi, La nave di Teseo; Francesco Maria Colombo, Il tuo sguardo nero, Ponte alle Grazie; Fabio Genovesi, Il mare dove non si tocca, Mondadori; Luigi Guarnieri, Forsennatamente. Mr Foscolo, La nave di Teseo; Giuseppe Lupo, Gli anni del nostro incanto, Marsilio; Rossella Postorino, Le assaggiatrici, Feltrinelli; Simone Somekh, Grandangolo, Giuntina.
Per la sezione di poesia: Andrea Bajani, Promemoria, Einaudi; Roberta Dapunt, Sincope, Einaudi; Marcello Fois, L’infinito non finire e altri poemetti, Einaudi; Paolo Fabrizio Iacuzzi, Folla delle vene, Corsiero editore; Giancarlo Majorino, La gioia di vivere, Mondadori; Guido Mazzoni, La pura superficie, Donzelli; Sergio Claudio Perroni, Entro a volte nel tuo sonno, La Nave di Teseo; Giancarlo Pontiggia, Il moto delle cose, Mondadori.
Per la sezione di saggistica: Alberto Casadei, Biologia della letteratura, Il Saggiatore; Gino Castaldo, Il romanzo della canzone italiana, Einaudi; Carlo Greppi, 25 aprile 1945, Laterza; Paolo Isotta, Il canto degli animali, Marsilio; Vittorio Lingiardi, Mindscapes, Cortina ed.; Sergio Luzzatto, I bambini di Moshe. Gli orfani della Shoah e la nascita di Israele, Einaudi ; Guido Melis, La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello stato fascista, il Mulino; Luigi Sampietro, La passione per la letteratura, Aragno; Niccolò Scaffai, Letteratura e ecologia. Forme e temi di una relazione narrativa, Carocci.
“A ottantanove anni dalla nascita – dichiara Simona Costa, presidente del Premio – il ‘Viareggio Rèpaci’ torna a proporre un meditato bilancio del nostro panorama letterario, nella narrativa, nella poesia e nella saggistica. La voce di questo storico Premio ha saputo sempre mantenersi libera e indipendente in tanti e diversi frangenti critici, che tuttavia non ne hanno mai offuscato l’indiscusso prestigio internazionale”.