Il coordinamento no asse: “Nessuna partecipazione sul nuovo regolamento urbanistico”

Il coordinamento No Asse Viareggio critica “l’atteggiamento assunto dalla giunta comunale nelle fasi di redazione e adozione del nuovo regolamento urbanistico”.
“Si stanno prendendo decisioni importantissime per il futuro della città senza che siano state avviate adeguate forme di partecipazione e discussione con la cittadinanza come previsto dalle leggi regionali e dalla stessa – evidenzia il Coordinamento – La relazione di avvio di procedimento e dell’atto di indirizzo del 2015 del regolamento urbanistico che prevedevano addirittura tavoli permanenti di lavoro sulle tematiche legate alla città, la stesura e l’elaborazione di piani e progetti attraverso la valorizzazione di idee che emergono dal basso, espresse da cittadini in forma libera o associata”. “Inoltre – prosegue il Coordinamento – si sta procedendo in piena estate, ben sapendo che questo oggettivamente impedisce una adeguata attenzione e il rispetto dei tempi per agire in merito da parte dei cittadini, benché nelle scorse settimane siano state espresse forti perplessità sul progetto dalle categorie economiche, da ordini professionali, da associazioni”.
Per il Coordinamento No Asse Viareggio l’amministrazione comunale guidata da Del Ghingaro appare blindata sulle sue posizioni e caratterizzata da una grave mancanza di comunicazione e condivisione degli obbiettivi relativi a vaste aree da rigenerare. “Aree vaste che risultano strategiche per lo sviluppo della nostra città quali Fervet, ex Clap, Salov – continua il Coordinamento – C’è il rischio concreto di veder adottare un regolamento urbanistico, privo di una organica idea di città e del suo sviluppo, dove le necessità pubbliche vengono schiacciate dagli interessi privati”. “Inoltre – prosegue ancora il Coordinamento – non si comprende la scelta dell’Amministrazione di conformare il regolamento urbanistico alle vecchie regolamentazioni regionali di fatto abrogate con la legge 65 del 2014”. Secondo il Coordinamento No Assi: “C’era tutto il tempo per andare all’adozione con uno strumento aggiornato alle nuove normative, perché non è stato fatto? Date queste premesse chiediamo che non si vada all’adozione di un piano realizzato senza un’adeguata partecipazione cittadina e – conclude il Coordinamento – ci appelliamo al senso civico dei consiglieri comunali richiedendo una seduta del consiglio aperto per poter denunciare queste gravi mancanze”.