Premio Rèpaci, scelte le terne dei finalisti

22 giugno 2019 | 09:06
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Premio Rèpaci, scelte le terne dei finalisti

La giuria del premio letterario Viareggio-Rèpaci ha selezionato le terne dei vincitori del premio giuria-Viareggio nonché finalisti del premio Viareggio-Rèpaci.

Eccoli suddivisi per genere. Narrativa: Viola Di Grado, Fuoco al cielo, La Nave di Teseo; Claudia Durastanti, La straniera, La Nave di Teseo; Emanuele Trevi, Sogni e favole, Ponte alle Grazie.
Poesia: Annelisa Alleva, Caratteri, Passigli Renato Minore, O caro pensiero, Aragno Patrizia Valduga, Belluno. Andantino e grande fuga, Einaudi.
Saggistica: Chiara Frugoni, Uomini e animali nel medioevo, il Mulino; Salvatore Silvano Nigro, La funesta docilità, Sellerio; Saverio Ricci, Tommaso Campanella, Salerno editrice
È stato inoltre assegnato il premio opera prima a Giovanna Cristina Vivinetto per la sua raccolta poetica Dolore minimo pubblicata con Interlinea.
“Il premio Viareggio da sempre è caratterizzato da uno spirito indomito, a tratti contradditorio, in ogni caso sempre coraggioso: tra le ormai leggendarie baruffe dei giurati, ha visto passare sul suo palcoscenico la storia della letteratura del novecento» commenta l’assessore alla cultura del Comune di Viareggio Sandra Mei.
“In questi giorni di inizio estate il lavoro della giuria ha selezionato, non senza le ‘storiche’ baruffe, una rosa di scrittori che saranno testimoni e fotografi dei prossimi anni del Paese – continua l’assessore -. Sembra surreale, in questi ‘tempi social’, parlare di letteratura, di saggistica, di poesia. Eppure è dagli occhi attenti degli intellettuali che possiamo imparare a dare interpretazioni nuove alla realtà. Viareggio è tornata protagonista del suo tempo e così ha fatto questo Premio, la cui storia è indissolubilmente legata a quella della città. Invito tutti i cittadini al Principino, per la serata finale ricchissima di ospiti e di soprese – conclude l’assessore Mei -. Una bellissima festa della cultura, là dove il premio è nato: in riva al mare”.
La giuria, presieduta da Simona Costa, è composta da Maria Pia Ammirati, Marino Biondi, Luciano Canfora, Ennio Cavalli, Marcello Ciccuto, Franco Contorbia, Francesca Dini, Paolo Fabbri, Piero Gelli, Emma Giammattei, Sergio Givone, Giovanna Ioli, Giuseppe Leonelli, Mario Graziano Parri, Gabriele Pedullà, Federico Roncoroni, Anna Maria Torroncelli. La segretaria letteraria è Costanza Geddes da Filicaia.
La presidente del premio, commentando i lavori della Giuria e la travagliata selezione che ha condotto alla composizione delle tre terne, rileva anzitutto “la difficoltà odierna di muoversi nel panorama narrativo italiano contemporaneo, in perenne e insoluta ricerca di una sua fisionomia identitaria e contraddittoriamente in bilico tra istanze commerciali e ricerca sperimentale, con commistioni forti tra impostazione documentario-saggistica e istanza narrativa. Una contradditorietà, comunque, che niente toglie alla nascita di nuove generazioni di scrittrici e di scrittori in grado di proporsi in modo affatto originale nel panorama contemporaneo e che la giuria del Viareggio ha inteso individuare e premiare”.
“Vivace appare, in controtendenza rispetto alla richiesta commerciale, la fioritura lirica – prosegue la presidente -, in cui a voci ormai di piena appartenenza al canone letterario si accompagna l’emergenza di voci nuove, di forte e persuasiva incisività contemporanea: e in omaggio a queste, si è voluto, proprio per la sezione poesia, conferire il premio Opera prima a Dolore minimo di Giovanna Cristina Vivinetto. Estremamente combattuta, in piena linea in questo novantesimo con le più pugnaci e celebri riunioni delle giurie del Viareggio passate alla storia (intatta vitalità di un ‘vecchio’ Premio), è stata la selezione saggistica, nel nostro attuale panorama culturale forse la più ricca di voci alte e persuasive, in grado di far colloquiare il più antico passato con il più attuale presente. Ed è questo un segnale importante, specie per i nostri giovani a cui spesso capita di vivere troppo appiattiti nel presente, di quanto il cortocircuito tra ieri e oggi ci faccia capire molto di più di noi stessi e della società in cui viviamo”.
Nel mese di luglio, saranno annunciati anche il premio per il giornalismo, il premio del presidente e il premio internazionale Viareggio-Versilia.
La giuria tornerà a riunirsi in occasione della serata finale proclamando, per ciascuna sezione, il vincitore del premio Viareggio-Rèpaci. La cerimonia avrà luogo sabato (24 agosto) alle 21 al Principino di Viareggio.