Consumo di superalcolici tra minorenni, Piroddi e Paci: “Oggi è un grande problema sociale”



L’appello di Civicamente Troiso ai locali di Viareggio: “Chiedete i documenti”
“Quello del consumo di superalcolici da parte dei più giovani sta diventando un grande problema sociale”. È così che Dario Piroddi della lista Civicamente Troiso, grazie al suo mestiere di barman, solleva una questione che da anni desta preoccupazione. Una situazione che, a detta di Piroddi, sembra essersi aggravata dopo il lockdown quando “i ragazzi hanno iniziato a ritrovarsi in gruppi senza l’uso della mascherina e soprattutto senza il benché minimo controllo”. Un tema ripreso anche dalla candidata a sindaco Barbara Paci.
“Ogni sera al locale dove lavoro si presentano molti giovani che alla richiesta dell’età o di un documento fanno i vaghi oppure ammettono di essere minorenni e nonostante la consapevolezza vorrebbero che gli venissero serviti dei superalcolici – racconta Piroddi -. Il pericolo è che questo comportamento diventi una moda tra i più giovani che cercano già nell’alcool una distrazione dalla noia. Proprio questa noia diffusa, la mancanza di iniziative ed eventi, suscita nei ragazzi questi atteggiamenti che poi si trasformano in disordini pubblici, atti vandalici e mancanze di rispetto per loro e per gli altri. Talvolta li ho visti stare male in passeggiata e rispondere con strafottenza a chiunque li volesse aiutare, li ho visti accennare a risse, in gruppo, sempre in passeggiata e questo non fa bene soprattutto alla loro generazione e neanche alla città di Viareggio”.
“Vorrei concludere questo intervento con un appello a tutti i locali della città, comprendendo il momento difficile che stiamo attraversando tutti, a chiedete sempre i documenti, nel rispetto della legge e, se la persona è minorenne, non servitegli superalcolici – conclude Piroddi – Ho un figlio di tre anni e non voglio che cresca in un ambiente del genere”.
“Ho scelto di lavorare quest’anno come insegnante al serale proprio per lavorare sulla dispersione scolastica -racconta Paci -. Persone e ragazzi che non hanno obiettivi, che non riescono ad avere scopi e sogni poi si ritrovano a buttarsi nell’alcol, nella droga ed in situazioni poco corrette e talvolta anche poco legali. A Viareggio c’è stata poca attenzione verso lo sport e nel settore scolastico, verso le forme virtuose di formazione che aiutano le famiglie stesse in un processo educativo e di formazione proprio dell’età adolescenziale e preadolescenziale. Questo fenomeno sociale che si trovano a subire i ragazzi che non vedono alternative se non i superalcolici poi va a ricaduta su tutte le altre discipline che devono affrontare, dovrebbero imparare a stare insieme in modo virtuoso e collaborativo, non conflittuale. Questo ci insegna da sempre l’educazione e lo sport. Un’offerta di eventi, anche in periodi di bassa stagione, può aiutare sia il settore del lavoro, sia i giovani a trovare valide e giuste alternative ai superalcolici”.