Elezioni Viareggio, Barbara Paci incontra presidente Anmil

Sul tavolo della discussione i temi della disabilità e i problemi dei portatori di handicap
La candidata sindaco di Viareggio, Barbara Paci, ha incontrato venerdì nella sede della sua lista civica il presidente dell’Anmil (associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) di Lucca, Max Mallegni. Mallegni era accompagnato dalla consigliera Rosamaria Concezione.
La candidata si è dimostrata interessata ai problemi legati agli invalidi vittime di incidenti sul lavoro e i diversamente abili. Paci nelle linee guida del programma, si legge in una nota, “mette l’aiuto a queste realtà in prima fila sotto tutte le declinazioni: sociale, turistico, sportivo e culturale. Nessuno deve essere lasciato indietro, ma la prima cosa che deve cambiare è la mentalità dei cittadini verso queste persone. Mentre nei piani concreti abbiamo un progetto Sportello per il rappresentante di Anmil a Viareggio che aiuti a facilitare le pratiche
con Inail, Caf, Inps, agenzie del lavoro ed altre necessità di assistenza. L’applicazione della legge 104 che detta i principi dell’ordinamento in materia di diritti per i disabili e la legge 68/99 per il reinserimento lavorativo. L’integrazione sociale e assistenza della persona handicappata, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa a norma delle strutture ricettive. Una operazione fondamentale se la città di Viareggio vuole soddisfare le necessità di questi turisti. La creazione di eventi sportivi che possono spaziare dagli sport più classici a quelli che si svolgono sul mare, vela e surf per citarne solo alcuni. Partecipazione nelle scuole, presentazione dei problemi delle realtà connesse. Una sensibilizzazione che deve essere costruita sin dai primi anni di accesso alla società”.
Max Mallegni e Barbara Paci si sono dati appuntamento a settembre per un evento di promozione sullo sport e disabilità dove Anmil Sport Toscana sarà presente.
“C’è tanto da fare – chiude Paci – ma anche tanta comprensione del problema e voglia di aiutare, con un pensiero rivolto a tutti coloro che vivono insieme e accanto alle persone portatrici di handicap, non ultimi i medici, i chirurghi, gli infermieri e coloro che spendono ore e ore per la riabilitazione di persone traumatizzate fisicamente e psicologicamente. Tutte queste figure Max le ha definite come i miei angeli”.