Pam riapre a Viareggio, i sindacati: “Vergognoso, subito un incontro”

Le sigle: “Alla chiusura lavoratori di fatto costretti a licenziarsi e ora l’azienda riapre in sordina”
“Prima di recuperare l’area di Largo Risorgimento a Viareggio, Pam deve recuperare ben altro: la credibilità che ha perso agli occhi di tutti. E deve farlo con il coinvolgimento dei sindacati, dando garanzie occupazionali, con serietà”.
È dura la presa di posizione dei sindacati per voce della segretaria provinciale della Filcams di Lucca Sabina Bigazzi e del responsabile dell’area Lucca della Uiltucs Toscana Roberto Pacini.
Il motivo? “Le inattese novità di una Pam pronta a riaprire, di punto in bianco, il punto vendita che da mesi è sotto i riflettori per la chiusura, con il trasferimento forzato dei dipendenti, molti part-time, in posti difficili da raggiungere, di fatto costretti a licenziarsi”, sostengono i sindacati.
“Pam – spiegano Bigazzi e Pacini – ha chiuso ogni spiraglio, ha trasferito i lavoratori e abbassato le saracinesche. Poi spunta, da un momento all’altro, con una riapertura come se nulla fosse e ne traiamo notizie dai media, dopo continue richieste alla società che dice di non sapere niente. Non sono credibili, questo comportamento è vergognoso. E i 18 lavoratori che hanno subito mesi di calvario? Toccherà la stessa sorte anche ai presunti nuovi dipendenti del nuovo punto vendita? Saranno riassorbiti i lavoratori trasferiti così lontano? Perché chiudere per riaprire? Con quali garanzie? Il sindaco Del Ghingaro ci aveva promesso dialogo e garanzie per i lavoratori: abbiamo necessità di un incontro urgente con amministrazione ed azienda per la situazione di criticità che si è venuta a creare per lavoratrici e lavoratori”.
Molte le domande alle quali attendono risposta i sindacati, reduci da mesi di difficili trattative dopo la chiusura a marzo del punto vendita che aveva creato molto scalpore e ancor più problemi a decine di famiglie. Da qui la richiesta di un incontro urgente ad azienda e amministrazione.
“Il progetto, comunque legato a un investimento di 1.3 milioni di euro di opere di riqualificazione ambientale da parte di Pam attraverso una delibera del Comune di Viareggio – aggiungono -, è sempre fermo?. Abbiamo chiesto aggiornamenti alla società ma non siamo arrivati a niente. Siamo sicuri che il sindaco si ricorda che cosa promise. Di non firmare un bel niente fino a che non ci fossero stati accordi tra sindacati e azienda per i 18 lavoratori. Le garanzie servono ancora e il dialogo è fondamentale ora più che mai. Motivo per cui – concludono -, l’incontro è urgente ed è altrettanto urgente che vengano presi impegni precisi e la garanzia di avviare un percorso condiviso e non essere tenuti all’oscuro”.
“Stavolta – chiosano i sindacati del terziario – non accetteremo risposte vaghe: vogliamo una data, un confronto, una soluzione condivisa”.