Quattro anni fa la sentenza del consiglio di Stato, Del Ghingaro: “Grazie Viareggio, io non dimentico”

22 novembre 2020 | 12:56
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Quattro anni fa la sentenza del consiglio di Stato, Del Ghingaro: “Grazie Viareggio, io non dimentico”

Per non dimenticare il commissariamento, e poi la vittoria, il primo cittadino di Viareggio ripubblica su Facebook un vecchio scritto

Quattro anni fa, il 21 novembre 2016, la sentenza del consiglio di Stato, che ribaltò quanto disposto dal Tar Toscana, che annullò le elezioni dopo il ricorso dell’allora candidato Massimiliano Baldini, arrivato terzo dopo lo spoglio delle schede.E, oggi  (22 novembre), sempre 4 anni fa, Giorgio Del Ghingaro, dopo il commissariamento, tornò ad essere sindaco di Viareggio.

“Il 22 novembre del 2016 scrissi una cosa, in occasione della vittoria al Consiglio di Stato e il conseguente reinsediamento, dopo la sospensione causa ricorso del terzo arrivato alle elezioni del 2015 – ricorda Del Ghingaro -. Oggi, in occasione di questo anniversario, che sono certo in molti hanno dimenticato (ma io no) queste frasi sono ancora più vere ed attuali”.

Per non dimenticare, il primo cittadino di Viareggio riposta su Facebook il vecchio post:

“Devo solo dire un nuovo grazie.
Grazie ad una città che mi abbraccia scontrosa e accogliente insieme, che mi fa rabbrividire e scaldare, che non abbassa mai lo sguardo, sfrontata e affascinante, irraggiungibile.
Grazie a chi mi è più vicino in questa breve e lunghissima avventura, a chi sopporta le mie intemperanze ed i miei ritmi di lavoro, a chi scambia con me una parola, o anche solo uno sguardo, che sia d’intesa, di complicità.
Grazie a tutti gli occhi che incrocio in tutti gli angoli di questa città, quadrata nelle vie e infinita nel mare.
Grazie alle mani che stringo e che stringono le mie, o alle strepitose prese in giro al mio passaggio, sul mio nome, sul mio cammino.
Grazie a quelli che sono forestieri in casa loro e pensano che forestieri siano gli altri, quelli che arrivano in macchina la mattina presto e se ne vanno a notte, perchè c’era roba arretrata da vedere.
Grazie a chi tiene in alto cartelli, a chi scrive sui muri, a chi appoggia il piede sulla banchina per tirarsi su, a chi guarda il lago e dà pace alla rabbia.
Grazie a chi avvelena i pozzi e poi ingenuamente ci beve, a chi dietro il banco parla, a chi prepara la maschera, perchè tanto alla fine è sempre quella.
Grazie, è un piacere ed un onore, ripassare dove son passati i piedi di gente coraggiosa e fiera, rivedere orizzonti sempre nuovi, ritoccare le reti tirate, richiudere le cabine a fine estate.
Grazie per quel bene che sento, ruvido e pungente, che a volte mi commuove e che gelosamente conservo nascosto.
Grazie in anticipo a chi si farà gioco di queste mie parole, a chi le troverà diverse da come son venute, a chi non avrà nè tempo, nè voglia di guardarle.
Grazie, grazie davvero.
E grazie a chi si volta, per vedere le impronte lasciate sulla sabbia da questa straordinaria corsa collettiva, prima che la risacca se le porti via. Ma grazie soprattutto a quelli che guardano davanti e moltiplicano i miei occhi, perchè se speriamo e lavoriamo tutti insieme i sogni belli arriveranno e diverranno realtà.
Grazie Viareggio”.

Il consiglio di Stato, nel novembre 2016, dopo un mese dall’udienza, aveva pubblicato la sentenza, accogliendo il ricorso in appello presentato dall’avvocato Valerio Pardini del Foro di Firenze per conto del consigliere Gabriele Tomei , oltre ai ricorsi degli altri consiglieri, annullando in toto la sentenza del Tar Toscana del 12 luglio dello stesso ano: Giorgio Del Ghingaro tornò, quindi, ad essere sindaco di Viareggio dopo 122 giorni di commmissariamento, con il dottor Fabrizio Stelo.  Nel riconoscere le “anomalie” avvenute durante la tornata elettorale i giudici avevano ritenuto “erronea” la pronuncia del Tar, perchè non aveva preso in considerazione che “le contestazioni non inficiano i voti validamente espressi a favore dei candidati”. Che tradotto signifcava che ricontando le schede non sarebbe cambiato il risultato che aveva portato, nel 2015, Giorgio Del Ghingaro alla vittoria. Una decisione, quella del consiglio di Stato, che aveva messo la parola fine alla lunga vicenda giudiziaria iniziata dopo le elezioni amministrative”