Rimpasto a Massarosa, Pd: “Nessun contenuto politico, solo guerra fra bande”

29 maggio 2021 | 17:05
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Rimpasto a Massarosa, Pd: “Nessun contenuto politico, solo guerra fra bande”

I dem sono pronti a rivolgersi all’Anac e alla procura se l’urbanistica fosse affidata ad uno dei neoassessori, entrambi geometri

Rimpasto a Massarosa, arriva il commento del Pd locale.

“Il rimpasto a lunga lievitazione che ieri Alberto Coluccini ha portato a termine – dicono i dem – non ha bisogno di troppi commenti: bastano quelli di tanti elettori di centrodestra che sui social in queste ore non nascondono il loro disappunto.  Un’operazione che non ha nessun contenuto politico,  che non segnala alcuna prospettiva riconoscibile ad un comune sgomento dopo due anni distruttivi dei servizi e del tessuto civile del comune. Segnala invece un tratto che già conoscevamo: la politica come guerra alle persone, in questo caso alla oramai ex assessora Elisabetta Puccinelli, come distruzione morale di chi si frappone sulla strada di un gruppo di potere incapace di altro che di un modo orrendo di intendere la politica”.

“Ma se sul sindaco Coluccini la storia e la gente hanno ormai dato un giudizio senza appello – dice il Pd – senza appello sono ormai anche le responsabilità di tutte le forze politiche che di questa sciagurata vicenda hanno condiviso tutti ma proprio tutti gli atti,  politici e amministrativi, vuoi per complicità vuoi per ignavia vuoi per palese inadeguatezza. Perché da anni tutti sapevano quali fossero i “contenuti” della politica di Coluccini e della sua cosiddetta lista civica. E tuttavia lo hanno scelto come sindaco e poi sostenuto sempre in atti folli e sciagurati. Così un Comune che sotto le amministrazioni Mungai si era guadagnato un immenso prestigio è oggi gettato nel ridicolo e nel discredito: e il confronto impietoso tra due classi di governo è un fatto conclamato”.

“Naturalmente le questioni non finiscono qui – conclude il Pd – adesso aspettiamo il conferimento delle fondamentali deleghe all’urbanistica e all’edilizia privata, una materia che da due anni registra il nulla assoluto. Se, come si ventila, tali deleghe dovessero essere conferite ad un professionista del settore, visto che i due nuovi assessori sono entrambi geometri, sia chiaro che sarebbero adite tutte le sedi, dall’Autorità nazionale anticorruzione alla procura per le verifiche sulla incompatibilità, sulla trasparenza e sulla imparzialità. Dobbiamo purtroppo registrare il ritorno in grande stile di un tratto storico inconfondibile della destra massarosese: il ritorno in grande stile del partito dei geometri. Perché aldilà della qualità personale di professionisti del passato e del presente,  che non è e sarà mai in discussione perché per noi la politica non è mai una faida, la cifra politica è chiara. Il ritorno degli scempi di venti anni fa sarebbe davvero l’ultimo frutto avvelenato di una stagione che i massarosesi non dimenticheranno presto”.