Del Ghingaro al Festival della Salute: “Con il Pnrr nuove risorse per sanità e territorio”

31 ottobre 2021 | 15:50
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Del Ghingaro al Festival della Salute: “Con il Pnrr nuove risorse per sanità e territorio”

Il sindaco di Viareggio: “Con le case di comunità il territorio sarà ulteriormente coinvolto perché i medici di famiglia avranno un ruolo determinante”

Greenpass, no vax, le sfide del prossimo futuro, ma anche l’importanze del territorio e delle cure intermedie: interrogativi ai quali si è cercato di dare una risposta durante l’incontro La ricerca italiana, quali prospettive, che si è tenuto questa mattina (31 ottobre) alle 11, nell’ambito del Festival della Salute.

Relatori Antonella Viola, immunologa docente di patologia generale all’università di Padova e Sauro Luchi, direttore di malattie infettive ospedale San Luca di Lucca azienda Usl Toscana Nord Ovest. Presente il sindaco Giorgio Del Ghingaro che, oltre a fare gli onori di casa come primo cittadino, nella veste di vicepresidente della Conferenza regionale dei sindaci ha parlato di Pnrr e dei prossimi investimenti sul territorio in ambito sanitario.

Con il Pnrr solo in Toscana verranno costruite 77 case di comunità con tutte le specializzazioni e la dovuta integrazione ospedale/territorio. In più ci saranno 23 saranno gli ospedali di comunità veri e propri. A noi istituzioni toccherà il compito di trovare la giusta funzione per tali strutture, con gli ospedali che resteranno solo per acuti. In Toscana – continua il primo cittadino – l’integrazione ospedale/territorio è storica, sicuramente perfezionabile, ma il gran lavoro fatto negli anni è venuto fuori al momento della necessità. Mi riferisco ovviamente all’emergenza covid. Con le case di comunità il territorio sarà ulteriormente coinvolto perché i medici di famiglia avranno un ruolo determinante”.

“In questi giorni si parla molto di accessi al pronto soccorso per accorciare le liste di attesa: all’ospedale Versilia abbiamo mediamente intorno ai 180/190 accessi ogni giorno. In estate sono molti di più. Il 90% dei pazienti presi in cura non vengono ricoverati perché possono essere curati a domicilio. Su questi dati deve intervenire il territorio – conclude Del Ghingaro –  intercettando e cercando l’appropriatezza della cura senza ingolfare un pronto soccorso che potrà dedicarsi a chi ne ha veramente bisogno”.