Una targa per Vania nei sotterranei delle Mura foto

Lucca non dimentica. Non scorda l’orrore di una donna data alle fiamme con la benzina: il sacrificio di Vania Vannucchi uccisa dall’ex Pasquale Russo, che aveva respinto, resta scolpito nella memoria collettiva della città. Un monito, quasi, a non abbassare mai la guardia, contro il femminicidio in particolare, contro le violenze sui più deboli, più in generale.

E’ anche questo il senso della targa che oggi pomeriggio (15 aprile) alle 17 è stata scoperta nei sotterranei del Baluardo San Paolino. Una delle sale, sempre più spesso frequentate da eventi culturali, porterà il nome dell’infermiera lucchese dell’ospedale di Cisanello uccisa a 46 anni il 2 agosto del 2016 nel piazzale dei magazzini dell’ex Campo di Marte, con una violenza e crudeltà inaudita. Quel caldo primo pomeriggio d’agosto fu segnato dal sangue: sull’asfalto restò per giorni quella macchia nera dove Vania era caduta a terra, avvolta dalle fiamme.
Il trasporto d’urgenza in elisoccorso a Cisanello non riuscì a salvarle la vita. Morì all’alba del giorno dopo. Una tragedia da cui era partita una mobilitazione cittadina che una settimana dopo si tradusse in un corteo.
La targa è un simbolo per ricordarla: è stata inaugurata, alla presenza delle autorità cittadine ma soprattutto dei familiari di Vania, dal sindaco Alessandro Tambellini, accompagnato dal presidente dell’Opera delle Mura, Alessandro Biancalana, e dall’assessore Ilaria Vietina. La scelta di intitolare questo spazio sotterraneo è dovuta alla perfetta acustica dell’ambiente che verrà utilizzato in futuro proprio per eventi musicali. Le gallerie luminose della sortita San Paolino saranno così una metafora di quella luce che deve entrare nel tunnel della violenza sulle donne per vigilare e combattere contro questo grave fenomeno.
Le foto di D. Bertuccelli

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