Cultura e arte, Spini e Bolpagni alle ‘Conversazioni’

Proseguono le Conversazioni in San Francesco, ideate e promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dedicate alle Parole della Costituzione. 70 anni dopo. Venerdì (19 ottobre) alle  21, Arte e Cultura, come elementi fondanti dell’identità italiana ma anche radici di quella europea, saranno al centro di un dialogo tra Paolo Bolpagni, storico dell’arte e direttore della Fondazione Ragghianti, e Valdo Spini, protagonista della scena politica italiana degli anni Novanta e attualmente Ppesidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (Aici).

Nella nostra Carta si tratta di cultura e arte sia nell’articolo 9 che nel 33, articoli che stimolano molte riflessioni e considerazioni a partire dal rapporto tra potere e cultura e tra potere e arte, nel passato e nel presente della nostra nazione. L’Italia, al contrario di altri Paesi, ha avuto un’identità culturale assai prima che politica. Nonostante Metternich dicesse “l’Italia non è che un’espressione geografica”, è stata la cultura il primo “collante” del nostro paese. L’Italia dunque come concetto culturale prima che politico.
L’ingresso per la serata è gratuito e i biglietti saranno disponibili, fino a esaurimento posti alla biglietteria del teatro del Giglio, nei giorni 17,1 8 e 19 ottobre compreso, con orario 10,30-13 e 15-18.
Paolo Bolpagni è uno storico dell’arte, manager culturale, curatore e docente universitario. Dopo aver diretto il museo Collezione Paolo VI – arte contemporanea, è ora direttore della Fondazione centro studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti a Lucca. Come studioso, finora ha coltivato in particolare alcuni specifici settori di ricerca: i rapporti tra pittura e musica nel XIX e XX secolo; l’arte italiana ed europea tra fine ’800 e inizio ’900 (compresi gli aspetti della grafica e dell’illustrazione); l’astrattismo internazionale, fino agli esiti cinetici e programmati; l’arte italiana e francese degli anni ’50-’60, anche nelle sue relazioni con il design; le ‘partiture visive’ e le ricerche verbo-visuali delle neoavanguardie; i rapporti fra l’arte e la dimensione del sacro nel ’900. È uno dei primi storici dell’arte a usare ampiamente i nuovi media: nel 2011 ha creato un canale YouTube di successo, Regola d’arte. Ha vinto nel 2013 il Premio Sulmona per la storia dell’arte.
Valdo Spini è nato a Firenze nel 1946, laureato in Economia; professore associato alla facoltà di scienze politiche Cesare Alfieri di Firenze. Deputato al Parlamento ininterrottamente dal 1979 al 2008. Vicesegretario nazionale del Partito Socialista Italiano (1981-84), ministro dell’ambiente nei governi Amato I e Ciampi (1993-94); presidente della commissione difesa della camera (1996-2001); Presidente della direzione nazionale dei Democratici di Sinistra (2000-2001); componente della convenzione per l’Avvenire dell’Europa (2002-2003). Consigliere comunale di Firenze dal 2009 al 2014, presidente della commissione affari istituzionali del consiglio comunale, è stato eletto coordinatore nazionale delle commissioni consiliari interessate all’istituzione delle città metropolitane. Dirige dal 1981 la rivista Quaderni del Circolo Rosselli; presiede la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, il coordinamento delle riviste italiane di cultura (Cric) e l’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (Aici). Nel 2013, presidente del comitato fiorentino per le celebrazioni del quinti centenario della stesura de Il Principe di Niccolò Machiavelli.

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