“Cauto ottimismo” nel Pd per il Tambellini-bis

Un passo in più verso il Tambellini-bis senza primarie. Una riunione plenaria nella sede del Pd fiorentino, presente il commissario Stefano Bruzzesi, il segretario regionale Dario Parrini e tutte le componenti del partito. Oltre al sindaco Alessandro Tambellini e al capo di gabinetto Luca Galli, il senatore Andrea Marcucci, l’assessore regionale Marco Remaschi e il consigliere regionale Stefano Baccelli per la componente renziana, il governatore della Toscana Enrico Rossi e l’onorevole Raffaella Mariani.

Un incontro, quello per stasera, per tentare di limare le differenze di posizione emerse negli ultimi giorni, fra la rigidità del sindaco uscente, Alessandro Tambellini, preoccupato di finire in qualche modo “sotto tutela” di una parte del partito e chi invece, come emerso dalla riunione di sabato dei renziani, ha chiesto voce in capitolo e pari dignità nell’eventuale prossimo quinquennio di consiliatura a guida del centrosinistra. L’opera di mediazione è stata affidata, oltre che al commissario, anche al governatore Rossi, ritenuto vicino al sindaco Alessandro Tambellini e all’onorevole Mariani, esponente della sinistra del partito ma allo stesso tempo impegnata a garantire l’unità del Pd in vista del prossimo appuntamento amministrativo.
A tirare le fila dell’incontro è il commissario Stefano Bruzzesi, che parla di “cauto ottimismo”: “Siamo più vicini – dice – a trovare la quadra e la riunione di stasera andava proprio nella direzione di trovare una sintesi. Entro mercoledì, come avevo già detto, ci sarà la decisione definitiva sulle scelte del partito”.
Ma quello che emerge è sicuramente un passo in avanti verso un Tambellini-bis, senza primarie e con un accordo di pari dignità di tutte le componenti del partito, che dovrà poi rendersi palese anche nella composizione delle liste e della coalizione. In questo senso il sindaco Tambellini avrebbe chiesto tempo per riunire i “suoi” e dare una risposta definitiva alle sollecitazioni emerse nella riunione di stasera. Un incontro fra i renziani, per spiegare le eventuali motivazioni di un appoggio al Tambellini-bis, si dovrebbe poi tenere nella giornata di mercoledì. Dall’esito di queste due riunioni si capirà se l’accordo ci sarà o si andrà verso una “rottura” preludio di eventuali primarie del Partito Democratico.
Sulla questione ci sono gli occhi anche degli avversari politici. Nel centrodestra, infatti, si attende solo l’ufficializzazione del candidato Pd per calare le proprie carte. In pole position, quasi candidato unico, ci sarebbe il giornalista Remo Santini, che si presenterebbe alle prossime elezioni appoggiato da cinque o sei liste: oltre a quelle dei partiti tradizionali una lista del sindaco (capeggiata con tutta probabilità dall’ex Agenda per Lucca Michele Francesconi), la lista di Alternativa Civica di Chiari e Buchignani e forse un’altra lista composta dall’altra componente degli ex Agenda per Lucca (Bruni, Agnitti e Moutier, fra gli altri). Molto dipende anche dalle dinamiche delle alleanze a livello nazionale. Se inoltre saltasse l’accordo nel Pd e in campo dovesse scendere il consigliere regionale Stefano Baccelli le strategie potrebbero cambiare. Altri possibili candidati alle prossime elezioni potrebbero poi essere il presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, un esponente di LiberaLucca (Mario Pardini fra i papabili), Fabio Barsanti di Casapound e i candidati di bandiera del Movimento Cinque Stelle e della sinistra unitaria. E in settimana anche tutti questi nodi potrebbero essere sciolti.

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