Bullo e spacciatore, ancora nei guai un 16enne

Trovato in viale Giusti con nella tasca del giubbotto hashish per oltre 15 grammi di hashish. Per questo un minorenne di origine marocchina residente a Capannori e già colpito del divieto di ritorno a Lucca per un anno dopo una aggressione nei confronti di tre giovani nella zona di porta San Pietro, è stato denunciato per spaccio e per violazione degli obblighi derivanti dal foglio di via obbligatorio.

Il giovane 16enne è stato notato, anche dall’evidente cappello di colore rosso, mentre camminava con fare sospetto sul viale Giusti. Fermato dagli agenti delle volanti è stato identificato e riconosciuto come il giovane già colpito dal provvedimento di divieto di ritorno per un anno nel Comune di Lucca per l’aggressione dello scorso dicembre quando fu denunciato, assieme a quattro coetanei, per percosse e lesioni in concorso.
Non avendo fornito una valida giustificazione per la sua presenza a Lucca è stato accompagnato in questura per ulteriori accertamenti. Da un sommario controllo è risultato che il giovane aveva nella tasca del giubbotto alcuni involucri contenenti una sostanza che, dai successi accertamenti a cura della Polizia Scientifica, è risultata hashish per un peso complessivo di 15,08 grammi già divisi in quattro dosi.
Per l’episodio di ieri, il giovane è stato denunciato per possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e per inosservanza al divieto di ritorno nel Comune di Lucca.
Da ulteriori accertamenti, è anche emerso che nello scorso mese febbraio, il minore è stato già denunciato dai carabinieri di Lucca perché responsabile di furto aggravato ai danni di un negozio del centro storico cittadino e per la violazione del medesimo divieto di ritorno nel Comune di Lucca. Per questi motivi, il Questore ha emesso a carico dello stesso soggetto il provvedimento di avviso orale, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge.
Intanto continua, anche con l’ausilio delle pattuglie del Reparto prevenzione crimine di Firenze, messe a disposizione dal Dipartimento della pubblica sicurezza, la capillare attività di controllo del territorio, soprattutto in quelle zone in cui maggiormente si sono verificati episodi di bullismo e violenze tra ragazzi giovani, anche di minore età.

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