Sicurezza e decoro urbano: Lucca inasprisce le sanzioni. Ok al nuovo regolamento: per i negozi sarà vietato esporre frutta e verdura all’aperto
Approvate in consiglio comunale le modifiche al regolamento di polizia urbana: scattano norme più severe per i bivacchi. L’opposizione boccia il documento: “Un cambiamento inutile e controproducente”
Contrastare il degrado urbano con norme più stringenti e sanzioni più severe. È questo l’obiettivo del rinnovato regolamento comunale di polizia urbana che è stato approvato questa sera (31 luglio) dopo una lunga discussione (e ricca di polemiche) in consiglio comunale.
Sono oltre 15 gli articoli modificati dalla giunta Pardini (rispetto al regolamento operativo dal 2018) e che impongono regole più severe per bivacchi e attività commerciali. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di intraprendere una “linea dura” per garantire la sicurezza cittadina dopo il tentativo provato lo scorso anno con l’ordinanza anti degrado, che però non ha lasciato il segno.
Il nuovo documento, come spiegato in Consiglio dall’assessore Giovanni Minniti, prevede il “divieto di consumare alimenti, bevande nonché sdraiarsi, dormire e giocare davanti ai luoghi di culto, monumenti e cimiteri. Così come sarà vietato anche dormire sulle panchine, nonché sdraiarsi e sedersi arrecando molestie e disturbo. Sarà inoltre vietato bivaccare nelle aree pubbliche e frequentare luoghi pubblici in stato di ubriachezza: in tal caso sarà applicata la misura dell’ordine di allontanamento”. Il vicesindaco ha risposto ai dubbi sull’applicazione delle nuove regole: “Nessuno si sognerà mai di sanzionare un bimbo che mangia il gelato sul sagrato di San Frediano. Al contrario, saranno sanzionati chi scambia i monumenti per aree pic-nic, chi si ubriaca e chi scambia i portoni delle case o le panchine dei parchi per una stanza di hotel”.
Un’altra novità riguarda il divieto di esporre frutta e verdura all’aperto fuori dai negozi: prevista anche la confisca della merce. Una misura, questa, che ha attirato le perplessità della minoranza: “Esporre frutta e verdura al di fuori del negozio è già un reato penale punito dall’articolo 5 della legge 283/1962 così come ribadito da una sentenza della Cassazione del 2014 perché la merce è esposta a fattori inquinanti e si viola l’obbligo di assicurare l’idonea conservazione degli alimenti”, ha affermato Minniti. Su questo tema, la maggioranza ha bocciato gli emendamenti presentati dall’opposizione. Inserite, inoltre, anche regole sull’uso dei monopattini.
Una serie di modifiche che sono finite nel mirino dell’opposizione, che ha bocciato il nuovo documento attaccando la maggioranza: “La montagna ha partorito il topolino: per anni la destra ha raccontato che a Lucca c’era un problema sicurezza dovuto sostanzialmente a responsabilità del centrosinistra e, forti di questa convinzione, si è arrivati alla prima ordinanza che ha fatto ridere – l’affondo del capogruppo Pd Francesco Raspini -. C’è voluto un anno per produrre poco di più di quello che c’era già. Quella presentata stasera è un versione soft, inutile e controproducente. In sostanza non cambia nulla”. Molto duro anche il commento del consigliere Gianni Giannini (Pd): “Non è un regolamento di polizia urbana per un Comune civile come Lucca”.
Un rinnovato regolamento, quello approvato questa sera in Consiglio, che negli scorsi giorni aveva attirato anche le perplessità da parte del comitato Vivere il centro storico. Ma il sindaco Mario Pardini, sul tema dell’organico della polizia municipale, ha rimandato le critiche al mittente: “Questa amministrazione ha in programma 8 assunzioni, 6 da qui al 31 dicembre e 2 nel primo trimestre del 2024. Il personale sarà così il più alto dal 2022 ad oggi”.
A presentare la pratica è stato il vicesindaco e assessore alla sicurezza Giovanni Minniti: “Il comune di Lucca si è dotato del regolamento nel 2018, oggi il Consiglio è chiamato a discutere modifiche ed integrazioni necessari a contrastare comportamenti lesivi del decoro urbano e rafforzare la sicurezza. Su questo tema ho incontrato il Prefetto e non ha sollevato nessun tipo di obiezione. Alla luce delle modifiche, posso affermare che il regolamento di polizia urbana costituirà un’adeguata cornice giuridica per le definizione della politica locale e per la sicurezza della comunità. Vi illustro sinteticamente le modifiche più significative: abbiamo introdotto il divieto di dimorare in locali adibiti ad attività lavorative in modo promiscuo prevedendo l’ordinanza di sgombro. Nel nuovo regolamento è prevista una norma diretta a contrastare l’utilizzo di locali non destinati ad uso abitazioni ma abusivamente adibiti a dimora abituale o temporanea o anche abitati a numero eccessivo persone rispetto alle norme di riferimento. Intendiamo contrastare la recente moda di collocare lucchetti su muri, lampioni, inferriate e altri elementi di arredo urbano. Abbiamo disciplinato l’utilizzo di monopattini introducendo il divieto di intralciare o mettere in pericolo la libera e sicura circolazione di persone. Ci siamo impegnati per contrastare la vendita illegale di merce contraffatta. È previsto il divieto di consumare alimenti, bevande nonché sdraiarsi, dormire e giocare davanti ai luoghi di culto, monumenti e cimiteri. Così come sarà vietato anche dormire sulle panchine, nonché sdraiarsi e sedersi arrecando molestie e disturbo. Sarà inoltre vietato bivaccare nelle aree pubbliche e frequentare luoghi pubblici in stato di ubriachezza: in tal caso sarà applicata la misura dell’ordine di allontanamento. Infine sarà soppresso tutto il comma 1 dell’articolo 28 per illogicità del contenuto”.
“I nuovi precetti non hanno né natura creativa né natura ripetitiva, assolvono alla funzione di contrastare comportamenti antigiuridici – prosegue Minniti -. È bene ribadire un concetto: nessuno si sognerà mai di sanzionare un bimbo che mangia il gelato sul sagrato di San Frediano per l’inoffensività della condotta. Al contrario, saranno sanzionati chi scambia i monumenti per aree pic-nic, chi si ubriaca e chi scambia i portoni delle case o le panchine dei parchi per una stanza di hotel. Le forze di polizia sapranno distinguere le condotte lesive. Le sanzioni sono stabilite dalla legge regionale e noi le abbiamo graduate per meglio adottarle nella nostra realtà. Le norme offrono a tute le forze di polizia una strumento giuridico per tutale la sicurezza e la vivibilità della nostra città. Hanno valenza di deterrenza e se questa non funziona interviene la sanzione”.
Cinquanta gli articoli che compongono il regolamento alcuni dei quali sono rimasti invariati rispetto al 2018, mentre altri sono stati integrati o aggiornati. Ad entrare nei dettagli è stato il comandate della polizia municipale Maurizio Prina: per numerosi articoli (come il 4, 5, 13, 16, 18, 20, 22, 23, 24, 27, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 37 e 40) è previsto un netto inasprimento della sanzioni amministrative pecuniarie. Per l’articolo 4, ovvero quello riguardante l’occupazione del suolo pubblico che vieta di “occupare le aiuole, gli spalti, i baluardi e le scese delle mura urbane, i parchi, i giardini pubblici e le altre aree verdi a uso pubblico nonché le aree private in uso all’amministrazione comunale”, si passa da una sanzione da 100 a 300 euro a una da 150 a 450 euro. Sanzioni più severe, per esempio, anche per quanto riguarda l’accattonaggio (articolo 29). Aggiunto, inoltre, il divieto di esporre frutta e verdura all’aperto fuori dai negozi: prevista anche la confisca della merce.
Dopo l’intervento del Comandante, si è aperta una lunga discussione. Ad aprire la fase degli interventi è stato il consigliere Giovanni Ricci (Forza Italia-Udc): “Quello che viene presentato questa sera è un documento molto importante ed è stato permesso a tutti di portare il proprio contributo in commissione. Vediamo molto positivamente la volontà del sindaco Pardini di inserire la propria visione in questo regolamento: quello della sicurezza è un tema importante e dare ai vigili urbani maggiori strumenti è fondamentale. Tutto è migliorabile, ma credo che questo che sia un buon inizio. Lo ripeto, tutelare la sicurezza dei nostro cittadini è un tema fondamentale”.
Critico il consigliere Gianni Giannini (Pd), che ha bocciato il nuovo regolamento senza giri di parole: “Vietato vietare era il motto del ’68. È inutile porre dei divieti che non hanno senso e che non è possibile far rispettare. Queste modifiche al regolamento arrivano pochi anni dopo alle novità entrate in vigore nel 2018 e, al di là delle voci che inaspriscono le sanzioni amministrative, non presenta innovazioni fondamentali. Tranne in alcuni punti precisi. Cito un articolo che presenta delle criticità ed è quello che riguarda gli artisti di strada: non possono essere soggetti alle critiche del cittadino che passa semplicemente perché non piace la loro musica. Ci si può fare o no un pisolino sulle Mura o sulle panchine? Qui si vuole vietare per vietare e la discrezionalità di sanzionare chi volete; la facoltà di stabilire chi è sanzionabile. Non è un regolamento di polizia urbana per un Comune civile come Lucca. La ‘libertas’ probabilmente non sapete cosa sia. Boccio in toto questo regolamento”. Critica anche la consigliera Ilaria Vietina (Lucca è un grande noi): “Un buon regolamento deve equilibrare gli aspetti educativi a quelli sanzionatori. Questo è un elemento fondamentale, così come quello di garantire una realizzazione di una città che sia sempre ordinata, pulita e rispettosa con la possibilità che la città sia vissuta. E per arrivare a questo serve far maturare un approccio educativo e pedagogico. C’è la necessità di coinvolgere e ascoltare i cittadini su questo regolamento. Si può essere accoglienti mantenendo una città pulita e ordinata. E serve chiarezza sulla terminologia utilizzata. Ripeto, serviva una tempistica più adeguata per questo regolamento che appare ancora molto immaturo”.
Sulla stessa linea Enzo Alfarano (Pd): “Per come è congegnato questo regolamento si rischia di cadere nell’arbitrio, nell’eccessiva discrezionalità. Noto alcuni vizi dal punto di vista tecnico: possiamo triplicare tutte le sanzioni possibili, ma se l’organico della polizia non è sufficiente questo resta un esercizio più mentale che utile per la città. Bisognava forse avere meno fretta per portare in Consiglio queste modifiche e ascoltare con calma i contributi dei cittadini. La tutela del centro storico avrebbe dovuto avere il suo spazio in questo regolamento e magari coinvolgendo la cittadinanza. C’è stata la mancanza di un processo partecipativo. Ho presentato numerosi emendamenti e ritengo che queste modifiche al regolamento possono essere migliorate”.
L’affondo del capogruppo del Pd Francesco Raspini: “Il testo che stiamo modificando è nato 5 anni fa quando l’assessore competente era il sottoscritto. Il giudizio politico è assolutamente negativo e il modo in cui sono state affrontate le modifiche è stata a tratti imbarazzante (attaccando in primis l’assessore Giovanni Minniti ndr). Si è avuta la percezione di una scarsa consapevolezza della materia che si andava a trattare. Questo è un giudizio politico e non personale. La montagna ha partorito il topolino: per anni la destra ha raccontato che a Lucca c’era un problema sicurezza dovuto sostanzialmente a responsabilità del centrosinistra e forti di questa convinzione si è arrivati alla prima ordinanza che ha fatto ridere. C’è voluto un anno per produrre poco di più di quello che c’era già. Quella presentata stasera è un versione soft, inutile e controproducente. In sostanza non cambia nulla. E in quei pochi punti che presentano cambiamenti spesso mostrano anomalie e problemi. Il primo atto politico significativo che siete andati a fare in termini di sicurezza è di fatto una smentita rispetto alla narrazione fatta in passato”. Anche il consigliere Daniele Bianucci (Sinistra Civica Ecologista) passa all’attacco: “È mancato qualsiasi tipo di coinvolgimento della città. Questo regolamento risente degli stessi limiti dell’ordinanza (antibivacco ndr) dello scorso anno. Un approccio sicuritario che non condivido e che è assolutamente inefficace. Tutto ciò non è sufficiente. Con queste modifiche non si risolvono i problemi legati alla sicurezza della nostra città”.
Il sindaco Mario Pardini replica alle accuse in merito personale della polizia municipale e il numero troppo basso per far applicare le modifiche al regolamento: “Ne siamo ben consapevoli dell’organico della polizia municipale, ma questa amministrazione ha in programma 8 assunzioni, 6 da qui al 31 dicembre e 2 nel primo trimestre del 2024. Il personale sarà così il più alto dal 2022 ad oggi”.
Il capogruppo di Forza Italia-Udc Alessandro Di Vito difende il lavoro della maggioranza: “Tutto è migliorabile, certo, ma il percorso è stato corretto e ha coinvolto anche i cittadini, che sono stati ascoltati. Una città educata e moderna non può permettersi di vedere accattoni sul territorio. È giusto aumentare le sanzioni. Questo regolamento vuole una città pulita, sicura, rispettosa e decorosa”. L’intervento di Elvio Cecchini (Lista Civile): “Scrivere o riscrivere i regolamenti è complicato. Una cosa è l’aspetto educativo (affidato a scuola e famiglie), l’altro è il regolamento. Quest’ultimo non può avere un fine educativo. Delle indicazioni vanno date e apprezzo il lavoro che è stato fatto dai colleghi. Consideriamo che questo regolamento è in divenire. Le sanzioni? Sono state aumentate in maniera proporzionale, non c’è nessuna discriminazione. È stato fatto un buon lavoro”. Così il capogruppo della Lega Armando Pasquinelli: “Le critiche sono sempre legittime e accettabili, ma credo che il tema della sicurezza di una città come la nostra non può essere limitato solamente al regolamento della polizia municipale. Ci sono state critiche pretestuose. Noi abbiamo cercato di dare maggiore decoro ad una città che è aperta a tanti nuovi turisti. L’assessore Minniti sta svolgendo bene il suo lavoro”. Il consigliere Diego Carinini (Fdi) precisa che “gli aumenti delle sanzioni ci sono stati, ma questo non è un modo per fare cassa: il bilancio del Comune è sano. È un deterrente”.
Conclusa la fase discussione, si è passati all’illustrazione dei numerosi emendamenti (ben 47) che sono passati al vaglio del Consiglio e hanno apportato alcune migliorie alle modifiche al regolamento. Alle due di notte la pratica (emendata) è stata approvata con 19 voti favorevoli e 6 contrari.