Corridoio ecologico, bilancio ok: “Lucca tutela la biodiversità sugli spalti delle Mura”

Da marzo 2020 ad agosto di quest’anno si è infatti evitato volontariamente di sfalciare la gola interna dei fossati per ricreare un equilibrio ecologico
Sono tornate le lucciole, quelle che non si vedevano da quarant’anni, le libellule, i pesci e gli aironi. Le Mura di Lucca e gli spalti sono diventati uno dei parchi pubblici più antichi e singolari d’Europa. Un corridoio ecologico nato da quando è in atto il taglio selettivo sugli spalti e lungo i corsi d’acqua, che prevede di lasciare incolte alcune zone per ricreare un equilibrio ecologico e favorire la biodiversità.
Stamani (14 luglio), l’assessore ai lavori pubblici, Francesco Raspini, il presidente della commissione consiliare lavori pubblici, Daniele Bianucci e la biologa Arianna Chines, hanno presentato il bilancio di due anni di sperimentazione che consegna dati molto positivi sull’equilibrio ecologico di questi spazi verdi tanto amati dai lucchesi.

Il progetto si è basato sul rispetto della zona fra prato e fossato dove si incontrano terra e acqua. Da marzo 2020 ad agosto 2021 si è infatti evitato volontariamente di sfalciare la gola interna dei fossati per consentire la prolificazione delle piante acquatiche, incentivare le fioriture delle specie vegetali , favorire la presenza delle api e degli insetti predatori che controllano ed equilibrano la presenza di quelli infestanti. Finita la nidificazione e la produzione di semi da parte delle piante, nel mese di agosto e fino all’inverno, i fossati saranno sfalciati completamente per garantire pulizia e controllo delle opere idrauliche.
“Grazie al Covid – spiega la biologa Arianna Chines – il taglio dell’erba sugli spalti è stato ritardato e ci siamo resi conto che si stava ricreando un vero e proprio equilibrio ecologico quindi abbiamo chiesto al Consorzio di bonifica e al Comune di Lucca se fosse possibile evitare il taglio della vegetazione sugli sponde e la nostra richiesta è stata accettata. Le erbe alte intorno ai fossati sono un habitat ideale per le lucciole che tra maggio e giugno sono tornate, a migliaia, come non succedeva da anni e hanno attirato un interesse notevole da parte dei cittadini. E’ inoltre in corso – continua la biologa- un’indagine entomologica con l’università di Pisa per individuare la diversità delle specie degli insetti, in particolare gli impollinatori, che si trovano sugli spalti. Proprio per aiutare gli impollinatori, necessari anche alla nostra sopravvivenza, sono stati lasciati dei quadrati di erba alta con fiori, che ospitano farfalle, api, coleotteri e altri insetti. Ogni cittadino può ricreare un piccolo habitat nel proprio giardino, bastano anche bordure, strisce per permettere agli insetti di compiere i loro cicli biologici. Le erbe non sfalciate poi – conclude Arianna Chines – offrono riparo ai nidi che altrimenti sarebbero facilmente razziati dai gabbiani reali e dalle cornacchie”.
“Ci accorderemo con la Soprintendenza – interviene l’assessore Francesco Raspini – per collocare una cartellonistica temporanea in alcuni punti e spiegare ai cittadini e ai turisti la finalità dell’intervento. L’idea è di proseguire e rendere stabile questa pratica migliorandola nel tempo perché è in linea con le direttive europee sulla tutela dell’ambiente e della natura”.
È stato un vero e proprio successo, infinem l’iniziativa Tornano le lucciole sugli Spalti delle Mura (1 giugno), come ricorda il consigliere Daniele Bianucci, la visita guidata notturna organizzata dal Comune di Lucca in collaborazione con il Consorzio e “ci auguriamo – dice – di poter promuovere l’iniziativa anche in altri luoghi e quartieri”.
La biodiversità
Le erbe alte intorno ai fossati sono habitat ideale per le lucciole che tra maggio e giugno di quest’anno si sono viste a migliaia – come non accadeva da anni – nelle zone più buie degli spalti tra le lunette e le mura che hanno attirato un interesse notevole da parte dei cittadini: in centinaia sono venuti ad ammirarle. È inoltre in corso un’indagine entomologica con esperti del settore per individuare la diversità delle specie di insetti (in particolare di impollinatori) che si trovano nei prati degli spalti. Proprio per aiutare gli impollinatori quest’anno sono stati lasciati dei quadrati di erbe con i fiori. Bastano anche bordure, strisce o quadrati alternati a tratti dove l’erba è tagliata per ospitare farfalle, api, coleotteri e altri insetti e permettere loro di compiere i cicli biologici. In questo ambiente vive una comunità incredibile di invertebrati, pesci e anfibi, durante gli stadi giovanili. Aironi guardabuoi, Garzette, piccoli aironi bianchi, più solitari, dal becco nero e le zampe gialle, fino ai più maestosi Airone cenerino e Airone bianco maggiore, Martin pescatore e cardellino. Le erbe non sfalciate offrono riparo ai nidi che altrimenti sarebbero facilmente razziati dai Gabbiani reali e dalle Cornacchie.