A Lucca riflettori accesi sul Pianeta Terra: apre il festival della sostenibilità che si candida a diventare stabile foto

Dalla crisi energetica alle misure compensative per lo sviluppo, oltre 70 eventi fino a domenica: già sicure le prossime due edizioni

La crisi climatica, le sfide del presente, le strategie economiche e sociali da attuare e l’urgenza di una conversione ecologica delle menti, dei cuori e delle azioni in un periodo storico dove è sempre più impellente guardare al futuro con strategie green. Saranno questi i temi del Pianeta Terra Festival, una quattro giorni per accendere i riflettori sull’ambiente, l’ecologia e l’energia verde con un programma di oltre 70 eventi e ospiti di caratura internazionale, che è stata inaugurata oggi pomeriggio (6 ottobre) in San Francesco e che animerà di dibattiti, confronti e laboratori la città fino a domenica (9 ottobre) compresa. Una prima edizione, cui ne seguiranno almeno altre due: è stato annunciato all’inaugurazione del festival.

Pianeta terra festival cerimonia di inaugurazione

Al taglio del nastro del festival diretto da Stefano Mancuso, progettato e organizzato dagli Editori Laterza e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – presente il presidente Marcello Bertocchini –, erano presenti le massime autorità locali, dalla Regione Toscana, con l’assessore alle infrastrutture, Stefano Baccelli, fino alla Provincia e al Comune di Lucca, che prendono parte agli eventi.

Ad aprire gli interventi, conclusi con un video messaggio di Luca Parmitano, è stato il sindaco di Lucca, Mario Pardini, che ha rilanciato il pieno sostegno del Comune al festival che avrà carattere triennale, in base ad un accordo, è stato annunciato, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “A Lucca – ha detto il primo cittadino – abbiamo un genius loci che rende possibile avere questi eventi di carattere internazionale. La sostenibilità è la sfida del futuro. Ricordo come questo festival è nato grazie ad una idea lanciata proprio a Lucca da Stefano Mancuso, che ha creduto per primo alla necessità di un festival della sostenibilità. All’appello ha subito risposto positivamente la Fondazione Crl. Anche il mondo dell’industria e dell’impresa ha accolto per primo il progetto ritenendo che un festival per la sostenibilità a Lucca potesse fare da traino ad uno sviluppo futuro del comparto lucchese”.

“Anche la Camera di Commercio manifestò subito interesse, così come è stata subito pronta la risposta delle scuole – ha proseguito il primo cittadino -. Le Fondazioni, le associazioni culturali, gli enti cittadini hanno tutti risposto in modo positivo tanto da lasciare stupiti gli stessi Editori Laterza di questa grande vitalità. Abbiamo deciso come Comune di dare il nostro contributo a sostegno del progetto, arricchendo i contenuti della manifestazione con il contributo del territorio”.

Al direttore scientifico del Festival Stefano Mancuso è toccato introdurre i temi di fondo della kermesse, che pone al suo centro proprio la Terra, con le pressanti questioni ambientali imposte: “E’ il primo festival dedicato al Pianeta terra? E’ sicuramente il primo con questa qualità. Un festival di questo tipo crea una comunità di persone che sono interessate all’argomento. Su questi temi manca davvero l’alfabetizzazione”.

“Il tema della sostenibilità – ha proseguito Mancuso – rappresenta oggi il maggiore problema dell’umanità. Il riscaldamento globale è fenomeno dalla velocità molto superiore al previsto, su cui oggi stiamo facendo ancora troppo poco. Il futuro dipende da noi, ma la soluzione non è semplice e richiede da parte di tutti una conversione ecologica: dobbiamo convertirci a un atteggiamento diverso nei confronti dell’ambiente”.

“Durante le giornate del Pianeta Terra Festival, impareremo che ogni nostra azione, anche la più semplice come mandare un semplice messaggio ha un impatto sull’ambiente. Comprenderemo – sottolinea il direttore scientifico – che il problema ambientale è in prima analisi un problema sociale, che riguarda i migranti ma anche le nostre città. Basti pensare che l’ondata di calore di questa estate ha aumentato la mortalità del 22%: e a morire sono i fragili, gli anziani, i più deboli e poveri”.

Serve una rivoluzione – ha affermato Giuseppe Laterza – Rivoluzione è una parola impegnativa e non indolore. Quella della conversione ecologica di cui parleremo in questi giorni al festival non sarà una strada facile: tracceremo un futuro di benessere in senso ampio, non in termini di tutto e subito, ricordando anche che la rivoluzione si coltiva nella quotidianità”.

“Siamo grati a Lucca – ha aggiunto Laterza – e alla Fondazione Cassa di Risparmio che ha creduto in questo progetto”.

“La Fondazione Crl – ha detto il presidente Bertocchini – ha creduto fin dall’inizio in questa manifestazione. Noi siamo un ente pragmatico e quando ci siamo trovati di fronte alla possibilità di poter contribuire alla realizzazione di questo evento noi non abbiamo avuto esitazione. Non tanto per vederci qua a Lucca, ma perché pensiamo che questo sia il modo perché possa crescere questa consapevolezza, o meglio, conversione, contribuendo a dare una mano. Se con questo evento riusciremo a farlo, sarà una cosa buona per il nostro Pianeta. Se è vero che lo sviluppo non può fermarsi, è altrettanto vero che sono sempre più urgenti misure compensative”.

Per la Regione era presente l’assessore regionale Stefano Baccelli che ha sottolineato l’impegno della Toscana per l’ambiente e la sostenibilità: “La nostra regione è virtuosa anche sul fronte delle energie rinnovabili – ha detto -: se consideriamo la geotermia e l’idroelettrico, già oggi abbiamo un 40% di autonomia energetica sul suolo regionale. I fondi del Pnrr – 4 miliardi di euro – sono indirizzati a una riconversione sostenibile delle strutture scolastiche, del sistema ospedaliero, delle strutture di comunità, ed anche a una mobilità sostenibile. La Toscana è parte di questa grande battaglia, ma bisogna agire con più forza per implementare sul territorio le risorse rinnovabili e parlare ai cuori per assumere una forma mentis nuova”.

Anche il presidente della Provincia, Luca Menesini, a Milano per un impegno istituzionale, non ha fatto mancare il suo messaggio attraverso un collegamento video in diretta, al festival, sottolineandone l’importanza per temi come clima e ambiente, che hanno visto “la Provincia di Lucca in prima fila con l’adozione della raccolta differenziata”. Il presidente della Provincia ha inoltre sottolineato il ruolo dei giovani come principali protagonisti della “rivoluzione” sostenibile del pianeta. “I giovani parlavano di sostenibilità già prima del Covid – ha detto Menesini – sono loro che portano la più grande speranza per il cambiamento”.

Sono intervenuti anche ospiti istituzionali come il direttore generale dell’Acri Giorgio Righetti, per parlare del ruolo delle fondazioni nell’ambito delle politiche di transizione ecologica e divulgazione ambientale, Massimo Tononi, presidente del gruppo Banco Bpm, partner del festival, e Walter Tamburini per la Camera di Commercio Toscana Nordovest.

“La sostenibilità ambientale è un tema che non riguarda solo le future generazioni – ha affermato Tamburini – ma tutti noi da vicino. La guerra e le speculazioni stanno portando i prezzi dell’energia a livelli folli e c’è la tentazione di ritornare ai combustibili fossili: siamo a un bivio e con le scelte di oggi ci giochiamo il nostro futuro”.

“L’economia circolare – ha aggiunto Tamburini – rappresenta una fonte di ricchezza: la Camera di Commercio ha il compito di stare a fianco degli imprenditori e fargli comprendere le potenzialità di una conversione ecologica. Possiamo coniugare la transizione al rinnovabile con il profitto delle imprese”.

Ospiti d’eccezione della giornata inaugurale il filosofo e teologo Vito Mancuso a fianco del costituzionalista Gustavo Zagrebelsky all’interno di un incontro dal titolo La terra è un prestito da restituire i nostri figli: un dialogo basato sulla riflessione secondo cui, dopo che per anni la terra si è presa cura dei suoi figli e oggi è venuto il tempo, per i figli stessi, ovvero l’umanità, di prendersi cura della Madre. Un excursus a tutto campo sui cosiddetti “diritti delle generazioni future” cui stiamo lasciando pesanti eredità.

A chiudere la serata un concerto all’auditorium del Suffragio, in cui l’orchestra del Conservatorio Luigi Boccherini, diretta da Gian Paolo Mazzoli, eseguirà la sinfonia numero due Under the Trees Voices di Ezio Bosso.

Lo scenario dei dibattiti dei prossimi giorni saranno alcuni dei luoghi più suggestivi di Lucca, come la Chiesa di San Francesco, Palazzo Ducale, l’Orto Botanico, solo per citarne alcuni. Nei 4 giorni del festival si indagherà sullo stato di salute del nostro Pianeta, la nostra casa comune, si indicheranno soluzioni, si immagineranno futuri durevoli e soprattutto si proverà a costruire una sensibilità e una coscienza nuove rispetto alle gravi questioni ambientali, le cui conseguenze riguardano il mondo intero. Ma sarà anche “una festa della vita, di ogni singola vita e dell’unico posto dell’universo che conosciamo in grado di ospitarla”: Stefano Mancuso riassume così lo spirito con cui è nato Pianeta Terra.

Il programma di domani

Nella mattina di domani (7 ottobre) si entra nel cuore del festival anche con eventi e laboratori riservati a bambini e ragazzi, programmati nella sala studio Agorà e nell’Orto botanico anche grazie al contributo dell’ufficio scolastico territoriale. Al centro degli incontri la didattica ecologica e le problematiche dell’educazione nei termini dell’inclusione e dell’inquinamento.

Come immaginare e realizzare nuovi stili di vita per rispondere alle sfide del cambiamento climatico? Ce lo hanno spiegato in una maratona di due ore i ragazzi di un gruppo di scuole che in questi mesi hanno svolto molteplici attività didattiche in aula e fuori.

Numerosi anche gli eventi dedicati a temi del mondo dell’industria e delle attività produttive. Come l’incontro che si tiene nella sala convegni di Confindustria Toscana Nord sulle nuove sfide per la produzione di energia elettrica tra sostenibilità e mercato (alle 15) e poi spazio anche alla moda con Brunello Cucinelli e Federico Marchetti (sala studio Agorà 15) che ci parlano di un Manifesto della moda rigenerativa.

Carlo Petrini dialoga invece con Stefano Liberti dei rischi che corre la nostra ‘sovranità alimentare’ (sala studio Agorà alle 17) alla luce delle conseguenze dei cambiamenti climatici mentre, sempre alle 17 (Sala Affresco del San Micheletto), Francesca Bria spiega come la tecnologia e l’innovazione possono essere adoperati per progettare una città più sostenibile.

Alle 18 si arriva a uno degli eventi clou del festival: Alberi maestri vede protagonisti in San Francesco Stefano Mancuso e Paolo Cognetti, autore del celebre libro Le otto montagne tradotto in una versione cinematografica di grande successo all’ultimo Festival di Cannes.  Le piante sono la materia di cui è fatta la vita. La vita esiste perché esistono le piante. Possiamo imparare dalle piante un modo più gentile di stare al mondo, più armonioso di vivere tra noi, più generoso verso gli altri viventi e quelli che verranno dopo? Questi gli interrogativi da sviscerare in questo incontro decisamente tra i più attesi e che fa da ‘apripista’ al grande evento serale tra oceano e vette alpine: Hervé Barmasse, l’uomo che ha aperto nuove vie di salita al Monte Cervino, vera rockstar dell’alpinismo moderno, a confronto con Giovanni Soldini, che con oltre 25 anni di regate transoceaniche può definirsi una sorta di esser anfibio che del mare conosce tutto. Chi più di loro può raccontare la mutazione in atto anche in luoghi irraggiungibili ai più? Se scali le montagne più alte del mondo ti accorgi che in dieci anni un ghiacciaio si può abbassare anche di 200 metri di altezza e, se monti l’Ocean Pack nella “pancia” del trimarano che aspira l’acqua, capisci quanta CO2 ha assorbito il mare. Sono loro a dirci che siamo all’ultimo appello!

Chiude la serata, sempre in San Francesco, Vox Balaenae di George Crumb per flauto, violoncello e pianoforte in collaborazione con l’Associazione Musicale Lucchese e il Conservatorio Luigi Boccherini: una composizione iconica dove il riferimento alla voce della balena diventa anche il pretesto per una ricognizione sull’inizio e la fine dei tempi, che verrà eseguita in un blu di profonda suggestione. Interpreti Simone Rugani, pianoforte, Antonio D’Eliseo, flauto e Francesca Gaddi, violoncello.

Ma la giornata è ricca. Da segnalare anche un focus sull’esperienza di economia civile della provincia di Lucca con Carlo Andorlini, don Simone Giuli e Luca Menesini (Palazzo Ducale, alle 16,45) e un evento a cura di Wwf con Riccardo Balducci, Eduardo Kohn, Isabella Pratesi con l’incontro Tutto è vivente. Ricominciamo da una nuova ecologia del sé (Cappella Guinigi, alle 18,45).

Clicca qui per vedere tutti i live del Pianeta Terra Festival.

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