
“Coraggio unito a buonsenso, concretezza ispirata dall’ottimismo: questi i principi chiave che guideranno la mia azione da sindaco”: così Remo Santini, candidato di SìAmo Lucca e Lucca in Movimento, sostenuto anche dai partiti di centro destra. “Adesso più che mai – prosegue – serve una forte scossa che consenta a Lucca di giocare un ruolo di prim’ordine in Toscana”. Una linea di buon governo ed efficienza – si legge – che trova un passaggio cruciale nel tema della sicurezza.
Secondo Santini la tutela del cittadino, da tempo trascurata e troppo spesso affidata al caso – continua l’intervento – deve inquadrarsi come priorità indiscussa nel programma di governo di Palazzo Orsetti. “Dobbiamo tornare ad essere una città sicura- spiega Santini- ed è proprio in quest’ottica che una volta eletto sindaco provvederò ad introdurre la figura del vigile di quartiere – polizia municipale di prossimità, nelle zone più densamente abitate”. Una misura che si completa coinvolgendo l’associazionismo delle forze dell’ordine-armate: “Penso a quanto potrebbe essere utile fuori dalle scuole, per la sicurezza dei nostri figli”. Un’intensificazione del monitoraggio costante tanto del centro storico quanto delle periferie, ancora, sarà resa possibile grazie al potenziamento del sistema di videosorveglianza, mentre verrà garantito l’accesso al patrocinio legale gratuito a beneficio dei cittadini vittime di criminalità (furti, aggressioni e altri episodi di violenza) mediante l’istituzione di un fondo comunale.
Santini, inoltre, ha intenzione di svoltare anche “rispetto ad altre questioni che oggi incidono pesantemente sulla vita di comunità”: “Adotteremo ordinanze anti-accattonaggio – spiega – per ovviare ad un problema ormai annoso. Non possiamo, poi, continuare ad essere ostaggio delle imposizioni che provengono dalla Prefettura: stop quindi ai nuovi arrivi di immigrati. Perciò, ci impegneremo nel censimento dell’attuale situazione, con un focus dedicato alla verifica delle possibili speculazioni e business che ruotano intorno a questa realtà”.
Altra questione di rilevanza fondamentale è quella del campo nomadi alle Tagliate, rispetto alla quale Santini ha le idee ben chiare: “Dovrà essere smantellato – afferma – perché non si tratta più di un campo di transito, come era stato concepito originariamente”.
Un quadro composito, dunque, arricchito da un coinvolgimento reale della cittadinanza, tramite la creazione di una Consulta dei cittadini lucchesi, per un accordo di convivenza fatto di regole e responsabilità. Autonomia di pensiero e di azione, quindi, per una nuova idea di città: “Le due liste civiche che mi sostengono, in una coalizione dove sono presenti anche Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, stanno lavorando duramente e seriamente per costruire un’alternativa al malgoverno degli ultimi anni – fa sapere – Tra i candidati alla carica di sindaco sono l’unico a non avere mai avuto tessere di partito in tasca, né ad avere aderito a movimenti politici. Credo che sia la migliore garanzia di indipendenza da tutti. Questa netta discontinuità con il passato ci porterà a nominare nei ruoli chiave del Comune solo persone nuove e competenti, che non abbiano già ricoperto incarichi nelle precedenti amministrazioni”.