Giannini (Pd): “Il generale Santini accusa senza prove”

“Sincronizzati come una mitraglia, nel giorno che una trasmissione nazionale vantava le bellezze e l’organizzazione della città di Lucca, i tre leader politici dell’opposizione, un generale con ben 5 armate e 2 condottieri solitari uscivano con interventi che smontavano i meriti di una corretta amministrazione (passata e presente) e mettevano in risalto ‘disastri e mancati risultati’”. E’ con un esordio ironico che il consigliere comunale del Pd Gianni Giannini prende la parola per respingere le critiche, e in qualche caso le accuse, giunte dalle minoranze dopo la conferenza di fine anno della giunta guidata dal sindaco Alessandro Tambellini.
“Partiamo dal Generale – così Giannini definisce Remo Santini – che ormai ci ha abituato ai suoi proclami denigratori molto simili ad articoli di fondo di cronaca locale. Un Generale che, nel suo legittimo ruolo, ancora non ha espresso una sola accusa provata, un suo progetto amministrativo di coalizione, una sua presenza costante ai consigli comunali. Capisco che a chi non vive la città e non la frequenta assiduamente, riesca difficile capire tutti i progetti in atto per marcare una differenza. Basterebbe vedere i cantieri aperti – aggiunge Giannini -, le pratiche amministrative portate a conclusione, lo sforzo intellettivo alla continua ricerca di risorse, i progetti di rilancio di una città che per anni aveva vissuto il suo ostinato isolamento come una virtù. Quando Santini parla di progetti di grande respiro culturale, forse si riferisce al suo progetto elettorale di una Zerolandia? E quando parla di mancanza di una visione globale di assetto e del decoro, forse si riferisce al suo progetto (datato) di coprire via Fillungo con una cupola trasparente? E quando critica gli ‘ennesimi annunci della Regione e del Governo’ parla forse della improbabile realizzazione del Lotto Zero, il collegamento autostradale Lucca-Modena, di cui è stato un convinto sostenitore? O forse si riferisce alle dubbie concessioni a pioggia di cittadinanze onorarie e/o onorificenze. Insomma Generale, vorrei ricordarle che – usa la metafora Giannini – la guerra è finita e l’avversario, purtroppo per lei, è sconfitto. Ora è il tempo di tornare a raccogliere i funghi buoni da mangiare”.
Ce ne è anche per i Cinque Stelle. “Il Movimento, tramite il suo esponente Bindocci – va avanti Giannini -, afferma che le decisioni non sono più prese in città, ma da potentati di altri livelli. Il passato si sa è passato, ma i lucchesi ancora ricordano il palco in piazza S. Michele, con un sindaco dimissionario che giustificava la sua decadenza con il rifiuto a sottomettersi ai potentati del tempo. Una amministrazione di centro destra che, per purezza ideologica, rifiutava di incontrare Provincia e Regione, perché di diverso colore politico. Ma il condottiero Bindocci non si limita a questo e asserisce che i consiglieri di maggioranza sono ‘imbarazzanti mummie a comando’. Per diretta conoscenza, posso affermare che la coesa maggioranza ha luoghi e momenti di ampio confronto, e una volta trovata la mediazione si procede uniti e convinti della soluzione concordata. Ma forse il Bindocci ha confuso con qualche problema interno al suo Movimento sulla libertà di libero arbitrio, su primarie on line ‘corrette’ perché non rispondenti ai voleri del capo, su regole di democrazia interna adattate al momento ed alla situazione. Bindocci è un abile rappresentante sindacale e troppo spesso si intesta risultati che sono il frutto di un generale buon senso. Sui No vax, un consiglio comunale intero ha votato per una attenzione all’attuazione della legge nazionale. Sulla declassificazione della Bretella, una commissione all’unanimità ha sostanzialmente corretto l’indirizzo proposto con emendamenti più razionali. Sulla Rsa, dopo lungo confronto interno, l’amministrazione ha preso una decisione coraggiosa. La presenza dei cittadini alle commissioni non sono mai state negate e quasi sempre, in deroga al regolamento, hanno avuto facoltà di parola. Da ricordare che proprio il Bindocci è il più ligio fautore del rispetto dei regolamenti. Credo proprio che il suo richiamo alle imbarazzanti mummie sia improprio e lesivo della dignità dei colleghi. Per tutto quello che sono le inadempienze amministrative, esiste la magistratura, per le critiche alla gestione della cosa pubblica, tante risposte sono già state date ed altre possono essere motivo di un rinnovato diretto confronto. Il centro sinistra viene inoltre accusato di ricorrere all’anti-fascismo come unico collante. Sicuramente qualcuno si è accorto che in consiglio comunale siede una forza politica che della sua fede fascista non fa negazione. Che rigurgiti ideologici destabilizzanti della democrazia si stanno espandendo a macchia d’olio in tutta Europa. Che Lucca ha una storia recente di squadrismo fascista con azioni di violenza fisica verso gli avversari politici. Che tanti protagonisti del tempo sono liberi per decorrenza dei termini, per fuga all’estero e solo in un caso a scontare una pena per estradizione. E’ sufficiente cambiare nome, strategia o staccare una costola senza rinnegare le origini, per acquisire una patente ‘democratica’? Se poi, come sembra dalle conclusioni dei tre comunicati, le feroci critiche sono l’antipasto della campagna elettorale prossima ventura, allora ‘usciamo dalla trappola del presente’ e tutti i partiti facciano le loro proposte ‘adeguate, realistiche e concrete’. L’elettorato sceglierà”.