Palp: “Gravi le assenze di Pd, Cgil, Anpi e Arci a Macerata”

Dopo i recenti fatti che hanno colpito Macerata, varie sigle della galassia della sinistra hanno organizzato per sabato (10 febbraio) nella città marchigiana una manifestazione antirazzista, antifascista e sinceramente umanista. Proprio su questo punto, si sono mobilitati anche i rappresentanti lucchesi di Potere al Popolo, la nuova lista che riunisce varie sigle dell’estrema sinistra, che hanno condannato la scelta di Cgil, Anpi, Arci e Libera di non aderire alla manifestazione.
“Cgil, Anpi, Arci e Libera – si legge in una nota del gruppo – su indicazione del Partito Democratico, hanno ritirato la partecipazione in nome della pace sociale. Il ministro degli Interni Minniti si augura che nessuno scenda in piazza e ribadisce la sua determinazione a impedire l’evento. Quando in una città, luogo di un attentato terroristico di stampo fascista, si lascia agibilità politica a Salvini, Casapound e Forza Nuova, impedendo un corteo antifascista, allora è veramente il momento di scegliere da che parte stare. Non ci sono scuse: questo clima ci riporta direttamente agli anni venti del novecento”.
“Potere al Popolo – prosegue la nota – assieme a tutte le altre realtà che contrastano il razzismo di Minniti, parteciperanno al corteo di sabato prossimo con convinzione, consapevoli di quanto sia importante distruggere tutti i discorsi razzisti e fascisti che rimbalzano dalle pagine dei giornali, alle bocche dei politici fino ai grilletti delle pistole. Tutto quello che chiamiamo centrosinistra, che si fa vanto di essere forza responsabile, poggia la sua credibilità sulla ‘deriva populista’, mescolando strategicamente i discorsi xenofobi e la sfiducia della gente per sottrarre sempre più potere alla partecipazione e alla democrazia, per giustificare dispositivi autoritari e repressivi nei confronti del dissenso e del diverso”.
“Lucca non è distante da Macerata – dicono ancora da Palp -. La Curva Ovest dello stadio, per molti luogo di aggregazione, ha anche visto negli anni bande di squadristi neri fare proseliti per rimpolpare le loro file e portare violenza nelle strade della città. Le forze dell’ordine hanno sempre mostrato un grande zelo nel reprimere i giovani per motivi futili mentre – è notizia di pochi mesi fa – i militanti fascisti girano liberamente armati per Lucca intimidendo e minacciando di morte. L’assessore Raspini del Partito Democratico ha costruito la sua carriera politica sulla parola sicurezza. Non su una sicurezza dei più deboli e di chi non ha niente, ma su una percezione di sicurezza per le classi più agiate. Una Sicurezza che viene confusa con il decoro. Migranti, tossicodipendenti, emarginati sociali ed esclusi dal potere sono visti come una minaccia. È questa la Sicurezza del Pd e di tutte le destre? La sicurezza per noi è solidarietà, controllo popolare e sostegno reciproco”.