Potere al popolo in piazza per la pace: “No all’imperialismo Usa”

19 aprile 2018 | 11:08
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Potere al popolo in piazza per la pace: “No all’imperialismo Usa”

Potere al Popolo Lucca sarà presente a ogni iniziativa di piazza per la pace “che affermi senza ambiguità la propria opposizione all’attacco alla Siria e all’imperialismo statunitense, a difesa della nostra costituzione e della pace mondiale”. Gli appuntamenti. per ora, sono venerdì davanti alla prefettura al presidio di Anpi, Arci, e Cgil, mentre sabato un corteo si radunerà in piazza San Frediano alle 16 per dirigersi successivamente verso l’ulivo della pace di piazza San Francesco.

“Dobbiamo ringraziare il premier Gentiloni – spiegano da Palp – per aver manifestato esplicitamente il ruolo guerrafondaio che il nostro paese condivide partecipando all’Alleanza atlantica: “L’Italia non è un paese neutrale, siamo coerentemente, da più di sessant’anni, partner fondamentali dell’Alleanza atlantica e alleati degli Stati Uniti”. Una scelta di campo che ha comportato tra le altre cose, negli anni 60-’70, la collusione sul nostro territorio tra apparati militari Usa, servizi segreti italiani e gruppi fascisti per alimentare la strategia della tensione al fine di contrastare le lotte operaie e studentesche ed impedire un’ eventuale vittoria delle sinistre nel paese. Negli anni successivi alla dissoluzione dell’Urss l’Italia si è trovata poi invischiata nelle varie guerre a guida Usa, mascherate di volta in volta sotto la denominazione di Operazione di polizia internazionale, Restore hope (Somalia), Guerra umanitaria, Guerra al terrorismo eccetera che hanno coinvolto le nostre truppe in operazioni che non avevano nulla a che vedere con la difesa del nostro territorio né con la liberazione dei popoli, ma molto a che fare con gli interessi economici legati ai territori occupati. In aperto contrasto con il principio, sancito dall’articolo 11 della Costituzione, che afferma il ripudio della guerra come metodo di risoluzione delle controversie internazionali”.
“La gravità dei bombardamenti attuati, nella notte tra venerdì e sabato – prosegue Palp – dalle aviazioni Usa, Francese e Britannica, non sta tanto nell’entità degli stessi, quanto nella disinvoltura con la quale ormai i “grandi” della Terra ricorrono allo strumento bellico in maniera puramente arbitraria infischiandosene della sovranità degli stati e, soprattutto, dei popoli che li abitano. Se vogliamo rifiutare questa logica non possiamo confidare nelle grandi Istituzioni Internazionali, come l’Onu, sempre più prigioniera dei veti contrapposti in sede di consiglio di sicurezza. La costruzione di un movimento di massa contro la guerra che faccia sue le parole d’ordine del ritiro dalle missioni militari, dell’uscita dalla Nato e dello stop al commercio d’armi verso i paesi coinvolti in conflitti esterni od interni è la premessa per cominciare ad attuare l’articolo 11 della Costituzione”.