
Il movimento ha portato a Roma le sue priorità: cultura e lavoro in evidenza
Sardine a Lucca, c’è il manifesto.
Dopo la manifestazione dello scorso 7 dicembre i promotori della manifestazione di piazza San Martino hanno voluto mettere dei punti fermi sulla loro azione politica
Il documento è stato portato all’assemblea nazionale che si è svolta sabato a Roma.
“Sicuramente tra i principali obiettivi – spiegano le sardine lucchesi – vi è quello di evitare una Toscana governata dalla destra nei prossimi cinque anni. Le sardine di Lucca hanno un’ idea chiara su come fare: pretendere unitarietà e rinnovamento evitando la frammentazione dei partiti di centrosinistra affinché vi sia un unico candidato che sappia essere espressione dell’area progressista e democratica contro il candidato della destra sovranista, proprio come è già capitato in Emilia-Romagna e Calabria dove il movimento delle sardine sta insistendo in questa direzione. In Toscana sono scese in piazza più di 50mila persone che, sicuramente, non vogliono la destra al governo della regione. Chiediamo che il centrosinistra torni a essere un luogo plurale e rinnovato, vicino ai bisogni dei territori, ai lavoratori, ai giovani e a tutti i cittadini. Non vogliamo votare il “meno peggio” anche in questa tornata elettorale, ci vogliamo sentire rappresentati da un candidato che venga deciso di comune accordo e non nelle segrete stanze del partito”.
“Quanto al lavoro hiediamo – prosegue il manifesto – maggiori tutele da parte dello stato nei confronti di pensionati, lavoratori e giovani che si affacciano per la prima volta su questo delicato e importante mondo, chiediamo maggiori garanzie nei confronti di tutti quei lavoratori che in questo momento si trovano disoccupati per colpa di aziende multinazionali, lo stato dovrebbe essere più presente e forte facendo prevalere la sua voce e quella dei lavoratori nei confronti dei grandi colossi commerciali. Il lavoro come nodo della nuova struttura con cui si produce ricchezza ma tale ricchezza deve essere ridistribuita proporzionalmente garantendo equità e armonia allontanando così sperequazioni economiche troppo elevate e ingiuste”.
“Chiediamo rispetto dell’ambiente e sostenibilità economica – recitano le linee guida del programma – I continui scioperi e richiami dei giovani su questo tema ci ricordano che è importante garantire un futuro dove la natura venga tutelata, attraverso la riduzione di emissioni di Co2, un incremento del riciclo e una riduzione della produzione plastica e una diminuzione degli sprechi alimentari tramite una conseguente redistribuzione del cibo, è importante dire che avremo la possibilità di un futuro green solamente con un decremento del consumo di combustibili fossili investendo maggiormente nelle energie rinnovabili“.
Non manca il tema dell’immigrazione: “Non è possibile – scrivono le sardine – che un paese industrializzato come l’ Italia accolga le persone che arrivano in Italia in maniera così disordinata e inefficace, non possiamo nemmeno accettare che lo stato italiano lasci morire persone in mare, deve essere priorità dell’Italia garantire un’adeguata e giusta accoglienza, inclusione e integrazione degli stranieri siano essi rifugiati, migranti o profughi. Inoltre chiediamo l’abolizione o quanto meno una profonda e netta modifica del decreto sicurezza e del decreto sicurezza bis, confidiamo che anche in Italia presto siano introdotti lo ius soli e lo ius culturae”.
“Serve – dicono ancora i promotori – investire maggiormente in sanità e scuola perché un cittadino sano e istruito è un cittadino libero. Far fronte al depotenziamento del servizio sanitario nazionale con incremento delle quote finanziare destinate ad assunzioni di medici, infermieri, tecnici sanitari e personale ausiliario. Aumento del numero di borse di specializzazione medica per turnover specialisti, ad oggi gravemente carenti, in particolare nell’area critica (pronto soccorso, chirurgia, rianimazione). Per quanto riguarda la scuola chiediamo che lo stato e le regioni si ispirino ai modelli del nord Europa, investendo di più e meglio in una scuola inclusiva, concreta e non solo teorica, formando insegnanti e figure di sostegno competenti”.
“Chiediamo – dice ancora il documento – una regolamentazione della normativa per quanto riguarda la tutela degli utenti di internet. Sempre più siamo soggetti a fake news, furto di dati personali, furto di denaro, la sicurezza online è garantita più dalle capacità dell’utente stesso che dallo stato. Sappiamo bene che molta della partecipazione alla vita politica avviene su internet e sui social, per questo motivo chiediamo che ci sia una normativa stringente su questi sistemi che tuteli gli utenti del mondo virtuale. Oltre a questo è importante sottolineare che è un diritto del cittadino poter accedere a informazioni vere, libere dai giochi di potere è inoltre un dovere dei media informare il cittadino in modo corretto senza finalità politiche o economiche. La cultura è poi fondamentale per lo sviluppo democratico di uno stato è importante perciò rielaborare le politiche dello spettacolo dal vivo e rivedere i contratti nazionali che lo regolano. Favorire quei soggetti che realizzano spettacoli, rassegne e festival con contenuti sociali contemporanei capaci di far riflettere e scuotere lo spettatore dalla sua posizione di attore passivo, I libri, l’arte, la musica sono essenziali alla crescita dell’ individuo e allo sviluppo di un paese democratico e dinamico”.
“L’Italia deve garantire uguaglianza tra i sessi – è un altro tema del manifesto – Tassi di femminicidio sono troppo elevati rispetto agli altri stati europei, esiste una discriminazione delle carriere lavorative e retributiva nei confronti delle donne rispetto agli uomini. Chiediamo che lo stato si metta a tutela di tutte le donne che oggi si trovano discriminate sotto il profilo lavorativo e sociale. Chiediamo infine che vengano riconosciuti i diritti degli omosessuali garantendo loro la libertà di amarsi senza discriminazione e giudizio. La destra ci dice che esiste una sola famiglia naturale, noi crediamo che la famiglia sia quella dove c’è amore. Basta odio e violenza nei confronti di queste persone che chiedono uguaglianza, lo stato deve essere aperto e tutelare persone di ogni orientamento sessuale”.