Fdi, l’onorevole Delmastro al San Giorgio: “Nessuna tutela per gli agenti penitenziari” video

Il responsabile giustizia di Fratelli d'Italia: "Su 90 guardie che dovrebbero esserci, effettive ne operano 39"

“Nessuno tocchi Caino? Noi diciamo, invece, nessuno tocchi Abele”. È con questo presupposto che l’onorevole Andrea Delmastro, responsabile giustizia di Fratelli d’Italia ha visitato questa mattina (27 maggio) il San Giorgio per parlare con gli agenti penitenziari. Sono loro a essere sotto gli occhi dei riflettori nel tour che sta portando il deputato in giro tra le case circondariali italiane.  Ad accompagnarlo, nel sopralluogo alla struttura lucchese, anche l’onorevole Riccardo Zucconi e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi.

sopralluogo fdi san giorgio

“La prima cosa che chiedo agli agenti? Fatemi vedere le scarpe: ecco qui a Lucca uno le aveva bucate, l’altro la suola strappata – racconta Delmastro -. Questi sono solo dettagli che evidenziano le condizioni in cui si trovano a lavorare gli agenti: sotto organico, senza taser, senza garanzie di incolumità – un agente mi ha fatto vedere stamani un bernoccolo procuratogli da un carcerato – né possibilità di avere un’uscita di sicurezza in caso di rivolta, con i detenuti lasciati liberi di pascolare fuori dalle celle e un sistema di videosorveglianza che non funziona. Non solo in strutture vecchie come il San Giorgio, ma anche nelle carceri appena costruite. Se la sinistra pone l’attenzione sui detenuti con gli evidenti problemi di sovraffollamento che colpiscono gli istituti penitenziari italiani, allora noi diciamo che qualcuno deve prima pensare a tutelare chi non sta dietro le grate per scontare una pena, ma per mandare avanti un sistema sbagliato dal principio: il Dap è l’unico a essere capo di un corpo senza appartenerne, in questo caso senza essere un agente penitenziario. In Italia poi esiste la figura del Garante dei detenuti, c’è una mia proposta di legge per l’istituzione del Garante degli agenti di polizia penitenziaria per conoscere le reali condizioni di lavoro dei nostri uomini e donne in divisa”.

“Al San Giorgio abbiamo notato varie criticità, è fatiscente, presenta gravi problemi di spazi, condizioni igienico-sanitarie critiche: provvederemo a portare il caso a livello nazionale con interrogazioni parlamentari. A Lucca poi – prosegue l’onorevole Fdi – su 90 agenti che dovrebbero esserci, effettivi ne operano 39, sebbene gli assegnati alla struttura siano di più, e di notte un solo agente è di guardia su due piani. Una situazione che non può andare avanti, che si somma all’atavico problema del sovraffollamento dei detenuti che al San Giorgio sono per il 90% stranieri, mentre nelle altre carceri sono attorno al 30%. Ecco se pensiamo che, secondo i dati, per ogni detenuto spendiamo al giorno in media 137 euro e moltiplichiamo questi numeri a livello nazionale (circa 20 mila) per 365 giorni l’anno, otteniamo spese importanti, senza le quali potremmo rivoluzionare l’intero sistema carcerario italiano e garantire sicurezza ai nostri uomini e donne della polizia penitenziaria”.

“Il San Giorgio non è nato come carcere, ma in origine era un convento di monache, è molto complicato adeguare molte zone, che potrebbero essere adibite ad aree comuni per i detenuti, ma che per carenza di fondi restano inutilizzate – concludono gli esponenti Fdi -. L’amministrazione penitenziaria compie continui interventi per garantire le condizioni minime, ma finisce per spendere soldi pubblici su una struttura totalmente inadeguata”.

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