“Quanto accaduto il 7 ottobre, negli anni precedenti e nei mesi successivi non giustifica in alcun modo la strage di civili messa in atto sia con le armi sia con la privazione dei mezzi di sostentamento e cura – commenta Sinistra Italiana – Consideriamo irresponsabile ogni azione e motivazione volta a ritardare il cessate il fuoco e l’ingresso degli aiuti e chiediamo che il governo italiano sospenda ogni fornitura di armi e logistica allo Stato di Israele per non essere corresponsabile del genocidio e invece non sospenda i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente che fornisce beni di prima necessità alla popolazione palestinese. Quando la vita di tutti i civili sarà al sicuro e nella loro terra si augura che si avvii un processo di pace che, nel rispetto delle risoluzioni dell’Onu e del diritto internazionale, porti ad una soluzione equa di un conflitto che si protrae ormai da molti decenni e che ha causato troppe morti e sofferenze. A questo proposito – conclude il gruppo – crediamo indispensabile che il governo Italiano riconosca fin da ora lo stato palestinese con uguale dignità dello stato israeliano”.
Anche il Forum per la Pace di Lucca aderisce alla manifestazione: “Riteniamo – dicono che gli atti di violenza avvenuti il 7 ottobre siano senz’altro da condannare ma non giustificano in alcun modo la strage genocidiaria in atto. Sosteniamo la necessità dell’invio immediato di aiuti umanitari nella quantità e nella qualità necessaria e la ripresa del finanziamento dell’Agenzia Unwra da parte di tutti i paesi che l’hanno interrotto. Siamo convinti che nemmeno l’eventuale coinvolgimento di personale delle agenzie dell’Onu, tutt’ora da dimostrare, possa essere causa del ritardo nel soccorso alle popolazioni. Invitiamo tutti i cittadini a far sentire la loro voce e a partecipare alla manifestazione del 9 febbraio prossimo”.