Restaurati a Villa Guinigi i dipinti di Fra’ Bartolomeo foto

Le due grandi tele del pittore fiorentino e frate domenicano Fra’ Bartolomeo rivedono la luce dopo ben otto anni di restauro, dal 2006 al 2014, e potranno essere ammirate a partire dal pomeriggio di oggi (23 aprile) alle 17,30 nel Museo nazionale di Villa Guinigi, luogo di esposizione delle tele già dalla riapertura del museo avvenuta nel 1968, insieme alla preziosa tavola dello stesso autore proveniente dalla cappella del Santuario del duomo cittadino.
Le due pale d’altare, l’Eterno con le sante Maddalena e Caterina in estasi (1509) e la Madonna della Misericordia (1515) hanno potuto ritrovare la propria bellezza e maestosità grazie alle mani esperte dei restauratori Luigi Colombini, Ilaria Nardini, Maddalena Lazzareschi e Lucia Ricciarelli della ditta Lo Studiolo di Lucca dopo un’attenta e scrupolosa indagine non invasiva di Thierry Radalet sulle informazioni riguardanti la tecnica pittorica e il precedente lavoro del Maestro.
“Grazie al prestito del dipinto per la mostra fiorentina Puro, semplice e naturale nell’arte a Firenze fra Cinquecento e Seicento, allestita agli Uffizi nel 2014, ha consentito di concluderne il restauro, interrotto dai mancati fondi da parte del ministero – spiega Antonia d’Aniello, direttore dei musei nazionali di Lucca – I risultati dei due restauri sono oggi sotto gli occhi dei visitatori”.

 

Presente all’anteprima dei dipinti anche Claudio Giulli, studioso della Scuola Normale superiore di Pisa e appassionato delle opere di Fra’ Bartolomeo, che insieme alla preziosa collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ha potuto pubblicare i risultati delle ricerche e del restauro, accompagnati da una selezione di brani e letture della storiografia artistica del pittore fiorentino, che oggi saranno interpretati da Patrizia Hartman, e guideranno i visitatori a comprendere profondamente le opere.
“Il restauro della tavola segna il primo evento culturale che il museo lucchese propone dopo la nascita del Polo museale regionale della Toscana avvenuta il 9 marzo di quest’anno – spiega Stefano Casciu, direttore del suddetto Polo – è una struttura ministeriale del tutto nuova che erediterà i musei e siti fino ad ora gestiti dalle varie Sovrintendenze territoriali, con lo scopo di valorizzazione delle raccolte museali, mirando alla creazione di una rete regionale che le unisca e le colleghi”.

Valentina Polieri

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