Niente gare per i bar, ex direttore Asl deve risarcire

I bar dell’ex ospedale Campo di Marte e quello del centro direzionale di Monte San Quirico si sarebbero dovuti assegnare attraverso una gara a evidenza pubblica e non con affidamenti ‘diretti’ alla Cooperativa San Luca. Una ‘mancanza’ che, per la Corte dei Conti, ha prodotto un danno erariale alle casse dell’Asl. Per questo i giudici contabili hanno condannato al risarcimento l’ex direttore dell’ex Asl 2 di Lucca, Oreste Tavanti, l’allora responsabile dell’unità affari generali e legali, Bruno Pieroni e Carlo Fornai, all’epoca responsabile dell’ufficio Contratti e convenzioni dell’azienda sanitaria. Sono stati chiamati al risarcimento anche i quattro membri del collegio sindacale: il presidente Salvatore Silvestro, Nicodemo Lazzari, Francesco Martini e Stefano Ragghianti.

Ma il tribunale ha complessivamente ridotto la cifra di danno erariale ipotizzata dalla procura in poco più di mezzo milione di euro. Anzitutto, perché la corte ha riconosciuto prescritto il danno erariale prima del 2011 (visto che gli inviti a dedurre erano stati recapitati agli imputati il 6 dicembre 2016) per il solo affidamento del bar di Monte San Quirico e ha ‘assolto’ l’allora responsabile dell’ufficio gestioni e logistica Brunella Nardini, ritenendola estranea all’ipotesi di danno erariale. Stando alla procura della Corte dei Conti, sulla base di indagini delegate ai carabinieri del Nas di Livorno, i bar dell’Asl si sarebbero dovuti affidare con gara pubblica e non a canoni o affitti ‘irrisori’, come fu di fatto, secondo la magistratura contabile.
Nel mirino, in particolare, per il bar ‘piccolo’ del Campo di Marte, era finito il contratto di locazione del box prefabbricato per un canone mensile di 650 euro e della durata di sei anni. Allo stesso modo, nel mirino è finito il contratto di locazione per il bar ‘grande’ che andava in scadenza il 28 febbraio del 2007. Ma per gli inquirenti anche il bar-spaccio al centro direzionale seguì le stesse sorti, ovvero nessuna gara ad evidenza per l’affidamento.
Secondo l’accusa, in particolare, l’affidamento diretto alla Cooperativa San Luca, a canoni irrisori o nulli, dei locali per lo svolgimento di servizio bar, avrebbe provocato all’Azienda un danno da mancati introiti di canoni di concessione “misurato nella differenza fra il corrispettivo che la Usl avrebbe ragionevolmente percepito in caso di affidamento con gara dei locali per il servizio (importo a sua volta calcolato quale base d’asta virtuale della procedura a evidenza pubblica) e l’importo – ricostruiscono i giudici – che l’Azienda ebbe a percepire effettivamente in forza di contratti sottesi all’affidamento diretto”.
Gli imputati si sono difesi, sostenendo, sostanzialmente, che gli immobili affidati senza gara non avevano alcuna ‘pertinenza’ ospedaliera, ovvero in essi non si svolgevano attività legate ai servizi erogati dall’Al. In particolare, per il bar piccolo, la difesa aveva fatto notare che si trattava di un “mero box prefabbricato, qualificabile come bene mobile” e quindi non tale da produrre danno erariale.
Non è così per i giudice della Corte dei Conti che hanno invece sostenuto che nell’ipotesi di danno erariale devono rientrare anche i cosiddetti beni mobili dell’Asl, a maggior ragione considerando il servizio per il quale venivano affidati in concessione, essendo, per l’accusa, equiparabile ad un servizio pubblico.
Pur a vario titolo, dunque, il tribunale ha accolto le richieste della procura, ma ha rideterminato il calcolo del danno erariale, ridimensionandolo rispetto alle richieste iniziali e dichiarandolo prescritto fino al novembre 2011 (in relazione all’affidamento del bar di Monte San Quirico). In particolare Oreste Tavanti è stato condannato a risarcire 12.331 euro all’Asl; il responsabile degli affari generali e legali Bruno Pieroni dovrà invece pagare 41.341 perché stando ai giudici avrebbe dovuto predisporre per le gare ad evidenza pubblica alla scadenza dei contratti di locazione in questione. Condannato anche Carlo Fornai: dovrà risarcire 12.652 euro. I membri del collegio sindacale, invece, dovranno versare all’Asl 707 euro ciascuno.

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