Coronavirus, Regione recepisce l’ordinanza del ministero della salute

Quarantena per chi rientra dalla Cina. Finora tenute sotto sorveglianza 1300 persone

Alla luce dell’ordinanza emanata oggi (22 febbraio) dal ministro della salute Roberto Speranza, il presidente Enrico Rossi, insieme all’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, ha firmato un’ordinanza regionale, che riprende e adegua i precedenti provvedimenti già assunti, che finora hanno consentito di tenere sotto sorveglianza attiva oltre 1300 persone di ritorno dalla Cina. All’interno dell’ordinanza anche la previsione a livello nazionale della quarantena per tutti coloro che sono rientrati dalla Cina e per chi ha avuto contatti con loro.

“Un risultato importante quello raggiunto finora – sottolinea il presidente Rossi – che è stato possibile grazie al lavoro della task force e all’applicazione puntuale e corretta delle direttive ministeriali. A tutte queste persone è stata sempre assicurata una sorveglianza attiva costante, come è stato confermato anche dallo stesso ministro e dal capo del dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli”.

Cosa si deve fare

Chiunque sia stato in Cina o in altro luogo ad alto contagio da coronavirus negli ultimi 14 giorni oppure in contatto con persona che è stata in tali luoghi deve (e se non lo fa incorre in una sanzione penale) avvisare la Asl Toscana Nord Ovest al numero dedicato 050.954444. Non si deve andare al pronto soccorso.

La persona verrà fatta rimanere nel proprio domicilio per il tempo di quarantena di 14 giorni e monitorato costantemente da personale sanitario.

Qualora si presentassero anche minimi sintomi verrà effettuato un tampone da personale sanitario al domicilio del paziente e nell’ipotesi nella quale risultasse positivo, trasferito con sistema del 118 appositamente attrezzato nei reparti ospedalieri di malattie infettive.

Chiunque sa di essere stato in stretto contatto con persona risultata positiva deve invece chiamare il 118 e sarà ricoverato in quarantena nel reparto di malattie infettive.

Il testo dell’ordinanza

Nello specifico l’ordinanza prevede che le aziende Usl della Toscana istituiscano un numero unico aziendale attivo dalle 8 alle 20 e dalle 20 alle 8 con casella di segreteria, con traduzione in lingua cinese, al quale i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva Covid-19, ovvero coloro che, negli ultimi 14 giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Oms devono comunicare i propri dati personali e precisamente: nome, cognome, indirizzo, domicilio e numero di telefono.

Per i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva Covid-19 è disposta dall’azienda sanitaria territorialmente competente la misura della quarantena con sorveglianza attiva.

Per i soggetti che, negli ultimi 14 giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia l’azienda sanitaria adotta la misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Qualora vi siano particolari condizioni ostative alla permanenza domiciliare l’Asl d’intesa con le competenti autorità locali e con le associazioni di volontariato troverà misure alternative di efficacia equivalente.

L’operatore sanitario che ha preso in carico il cittadino in sorveglianza attiva, darà tutte le disposizioni comportamentali d’igiene personale per ridurre al minimo i contatti con altri soggetti.

Nei casi di permanenza domiciliare fiduciaria il personale sanitario delle aziende Usl effettua giornalmente una rilevazione sulle condizioni cliniche del soggetto. Qualora subentrino lievi sintomi quali rinorrea, tosse, difficoltà respiratorie e rialzo febbrile, varrà effettuato presso il domicilio il tampone oro – faringeo. In caso di positività, il soggetto viene trasferito mediante 118 in isolamento ospedaliero.

L’ordinanza della Regione ha validità per i prossimi 90 giorni

 

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