“La fermezza dell’amministrazione comunale di Viareggio nel rifiuto categorico alla sottoscrizione delle garanzie richieste per il pagamento della transazione di 13 milioni 5 dei quali già stanziati dalla Regione è condivisibile in quanto evidenzia un rischio finanziario per i comuni nel caso non rispettino l’impegno di pagare gli altri 8 alla banca che dovrebbe anticipare la somma per chiudere il contenzioso tra il Cav e Tev”. Lo sottolinea Franco Gargini, capogruppo in consiglio comunale di Viareggio Democratica.

“Senza voler entrare nel merito della transazione – aggiunge – ci chiediamo come sia possibile proporre ai cittadini altri salassi per pagare un impianto che è stato chiuso perché considerato tra l’altro causa di morte ed inquinamento ambientale. Altra motivazione della mancata sottoscrizione del mutuo da parte dell’amministrazione viareggina condivisa con il ragioniere capo e con il segretario comunale dello stesso ente locale è rappresentata dall’articolo 188/1-quater del Tuel che fa divieto per il comune dissestato e con in più un disavanzo non ripianato di farsi carico di un’altra fidejussione. Senza dilungarsi è bene che i sindaci dei Comuni interessati la smettano di non produrre redditi da impianti destinati ad offrire servizi come ad esempio quello di Pioppogatto. Considerato il costo di 140 euro a tonnellata che paghiamo attualmente ad Ersu – prosegue Gargini – per smaltire perché per esempio non si è pensato di avviare un impianto di digestione per la produzione del metano come sta facendo Sea Risorse. Basterebbe poco per rendere Pioppogatto meno costoso e più produttivo. È ora di mettersi attorno a un tavolo ed affrontare con imprenditorialità la gestione di questo bene che determina tali interessanti potenziali ricavi anziché dare la colpa a Viareggio. Dobbiamo riuscire a venir fuori con progetti positivi per l’economia ed il lavoro per far dimenticare la storia angosciante di due impianti che tanto hanno condizionato la vita politica, sociale ed economica dell’intera Versilia. Questa è la nostra proposta”.